La Juventus mette la sesta e non intende più fermarsi. Nel congedarsi davanti al suo pubblico in questo anno solare tribolato e pieno di amarezze, completa la sua rincorsa ai piani alti della classifica, supera per 3-0 anche lo scoglio Lazio dell’ex Sarri, firma la vittoria consecutiva numero sei (anche questa come le altre cinque senza subire gol) e si piazza al terzo posto in solitaria con l’obiettivo a gennaio di ‘progettare’ la grande rimonta. Nulla infatti sembra più impedire alla squadra di Allegri, rinata nello spirito, nella solidità dei suoi elementi e nella compattezza di un gruppo ritrovato, di puntare il più in alto possibile, cacciando via definitivamente il lungo periodo buio che l’aveva fatta scivolare verso una preoccupante involuzione.
Una serata stellare di Kean, autore di una doppietta da incorniciare, e di Rabiot, che conferma il suo momento di grande ispirazione, spezzano le velleità e le ambizioni dei biancocelesti, tramortiti dalla tenuta fisica e mentale di una Juventus pratica e concreta che continua a dare minutaggio ai suoi gioielli, Chiesa e Di Maria, in campo mezz’ora per recuperare la forma migliore dopo gli infortuni. C’è proprio il marchio dell’attaccante bianconero nel terzo gol firmato all’89’ sotto porta da Milik. Da applausi anche la notte di Locatelli, che ha gestito la squadra con le sue giocate, e di Cuadrado, tornato ad essere giocatore attento e feroce.
Il 13 gennaio, alla terza giornata, dopo la ripresa del torneo, c’è la sfida contro la capolista Napoli, ora lontano dieci punti dalla vetta. E chissà se possa diventare quello lo snodo di un campionato al momento dominato dai partenopei. La Lazio frena dopo i due successi nel derby e con il Monza facendosi scavalcare in classifica proprio dalla Signora scivolando al quarto posto. Allegri lascia Bonucci in panchina e decide per una difesa con Gatti insieme a Bremer e Danilo. In mediana Locatelli in regia, Fagioli e Rabiot mezzali e come quinto Cuadrado e Kostic. In avanti Kean e Milik mentre Chiesa e Di Maria partono dalla panchina.
Sarri punta ancora sul giovane Romero, in avanti con Felipe Anderson e Pedro. A centrocampo scelto Basic e non Luis Alberto mentre la coppia centrale è formata da Casale e Romagnoli. La partita si preannuncia subito molto tattica, che corre sul filo dell’equilibrio. Nella prima frazione c’è più possesso palla dei biancocelesti ma la Juventus con il passare dei minuti si mostra più incisica con le ripartenze e soperattutto con i i tanti cambi di campo per Kostic e cuadrado. Il primo acuto è di Kean che al 56′, con una percussione palla al piede calcia un diagonale sinistro che termina a lato.
Ci prova poi Fagioli su uno scarico di Kostic: il tiro ad incrociare dal limite impegna Provedel in due tempi. La Lazio prosegue con il suo pressing alto mentre i cambi gioco della Juventus provano a sorprendere la difesa della squadra di Sarri che non riesce a rendersi troppo pericolosa. Ancora un guizzo bianconero con Milik, artefice di uno stop di gran classe su lancio di Danilo con una conclusione dal limite che termine a lato.
La Juventus si mostra solida, il match si alza di ritmo e di tensione (tre ammoniti nel giro di tre minuti) e dopo un rischio corso dai bianconeri con Danilo (su presssione di Felipe Anderson corre il pericoloso di farsi soffiare il pallone in area) la Juventus trova sukl finire della prima frazione la rete grazie ad una invenzione di rabiot. Il francese strappa la palla a Milikovic-Savic e lancia immediatamnte per Kean che vedendo Provedel in uscita, supera il portiere con un delizioso pallonetto. La Lazio prova a reagire subito ma manca di concrterezza negli ultimi metri nonostante un ottimo fraseggio.
Nella ripresa la Juventus non cambia atteggiamento, attenta e solida non concede nulla ai centrocampisti biancocelesti e spinge sempre con gli esterni affidandosi alle ripartenze. Una manciata di minuti e proprio da una palla recuperata a centrocampo al 54′ arriva il raddoppio bianconero: su un sinistro potente di Kostic è sempre Kean, il migliore in campo, a farsi trovare pronto e a spingere facilmente in rete in totale solitudine.
La Lazio si affida alla panchina, Sarri mette dentro Vecino e Luis Alberto al posto di Cataldi e Basic. Allegri risponde facendo rifiatare Kean e Kostic inserendo Di Maria e Chiesa. La squadatra di sarri cerca di reagire ma il secondo k gli spezxzxa le gambe. La Juiven tus va sul vellotri e torva la terza rete con Milik su assist dalal ssinistra di CHiesa. La Signora è rinata. E a gennaio vorrà farsi sentire ancora di più.(LaPresse)