“Da quanto abbiamo potuto raccogliere, finora sono state arrestate circa 14.000 persone, compresi i bambini, nel contesto delle proteste. È un numero impressionante”. Lo ha detto l’Alto commissario per i diritti umani della Nazioni Unite, Volker Turk, in apertura di una riunione urgente a Ginevra del Consiglio del’Onu dedicata alla situazione in Iran. “L’uso inutile e sproporzionato della forza deve finire”, ha detto Turk, “sono allarmato dalle notizie secondo cui anche i bambini sospettati di aver partecipato alle proteste vengono arrestati a scuola. Centinaia di studenti universitari sono stati convocati per essere interrogati, minacciati o sospesi e gli è stato impedito di entrare nei campus universitari. Gli attori della società civile sono stati presi di mira e arrestati dalle loro case e dai loro luoghi di lavoro”.
Secondo fonti ufficiali, citate dal commissario Onu, almeno 21 persone arrestate nel contesto delle proteste rischiano attualmente la pena di morte, di cui almeno sei sono state condannate a morte con l’accusa di moharebeh (inimicizia contro Dio) e efsad-e fel-arz (corruzione sulla terra), in contrasto con gli standard internazionali.
(LaPresse)