COPENHAGEN – Omicidio della giornalista svedese Kim Wall, l’inventore e miliardario danese Peter Madsen condannato all’ergastolo. Un assassinio efferato, crudele, avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 agosto scorso. Madsen invitò l’allora 30enne sul sottomarino da lui stesso costruito. Da quel sommergibile, la Wall non tornò più viva.
L’omicidio
Le autorità danesi hanno ricostruito passo dopo passo ciò che accadde, anche grazie alle confessione di Madsen dopo le iniziali menzogne sull’omicidio. La giornalista, con ogni probabilità, venne violentata prima di essere uccisa. La pazzia di Madsen, però, si manifestò in tutta la sua brutalità proprio in quel momento. Il corpo di Kim venne fatto a pezzi, inseriti poi in dei sacchi neri. Questi furono quindi gettati in mare, lì dove i sommozzatori li ritrovarono facendo luce sulla sua scomparsa.
La sentenza
Il Tribunale di Copenhagen ha contattato Madsen all’ergastolo. L’inventore danese, in questi mesi, è stato costantemente a contatto con vari psicologi. Questi hanno confermato evidenti segnali di squilibrio psicologico da parte del miliardario.