Il caro bollette rischia di infrangersi sui consumi legati alle tredicesime anche se per il black friday della scorsa settimana in Italia si sono spesi più di 4 miliardi, in lieve aumento rispetto all’anno precedente con un importo medio di 450 euro a testa.
A fornire i dati in vista del Natale è Confcommercio che calcola che la spesa per il Black Friday in Italia, nel 2022, ammonterà a 4 miliardi, contro i 3,5 del 2021. Coinvolti nella festività che viene da oltreoceano solo circa 16 milioni di italiani, che spendono in media 250 euro a testa. La metà di questi acquisti in realtà sono “anticipazioni di regali natalizi” ma questo non getta necessariamente un’ombra sui dati di dicembre, ha spiegato Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi. Anzi, “una buona black week è segnale di ottimo auspicio per i consumi complessivi di dicembre”, dopo la combo negativa ottobre-novembre, che – ha ricordato Bella – “ci ha fatto andare in recessione ‘tecnica’”.
Dipenderà, ha aggiunto Bella, dalla fiducia dei consumatori: un peggioramento potrebbe arrestare un processo di trasformazione delle risorse liquide – accumulate durante la pandemia – in maggiori consumi. Inoltre, si nota una crescita della propensione ad acquistare i regali di Natale: nel 2022 è del 41,7%, l’anno precedente era al 41,1%. Certo, l’aumento non è “significativo” di per sé ma lo è se si considera che a partire dal 2015 si era assistito ad una decrescita quasi costante, che aveva raggiunto proprio l’anno scorso il picco più basso.
Nel dettaglio, l’online è andato molto bene, i negozi fisici “si sono difesi”. Nessuna sorpresa per Confcommercio: “la sostituzione fisico-online è dolorosa e sfidante, ma va accettata perché non c’è un piano B”, ha ammesso Bella, osservando però che negli Usa il quarto giovedì di novembre – il Giorno del Ringraziamento – è una festa nazionale e non si lavora. Dunque lo shopping può essere “un rito fisico”.
Rischiano però di scendere i consumi legati alle tredicesime che nel 2022 saranno pari a 1.532 euro, in continua discesa e ai minimi da 15 anni. . Pesa soprattutto l’impatto delle bollette ma – avverte Mariano Bella, direttore dell’Ufficio Studi – questo non significa che a dicembre, dopo l’aumento dei consumi registrato a novembre, ci sarà una frenata. “Tutto dipende dalla fiducia dei consumatori e dai sostegni” da parte del governo, ha spiegato.
Commenta il presidente Confcommercio Carlo Sangalli “Caro energia e inflazione, che resta alta rendono incerto il periodo natalizio. un’incertezza attenuata dalla crescita di fiducia delle famiglie e delle imprese e dall’aumento degli acquisti durante il black friday”. “Per rilanciare la crescita – ha poi aggiunto – va rafforzata soprattutto la domanda interna, accelerando il patto fiscale annunciato dal Governo”.
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