Ischia cerca di tornare alla normalità, di lasciarsi alle spalle la tragedia, rimboccandosi le maniche, mentre sotto il fango si cerca ancora l’ultima dispersa, Maria Teresa Arcamone, 31 anni. Le ricerche sono concentrate nella zona tra via Celario e Santa Barbara. Vigili del fuoco, il soccorso speleologico, carabinieri, polizia, guardia costiera, polizia locale: tutti sono alla ricerca della 31enne, anche con le sonde.
Gli sfollati hanno trascorso la prima notte fuori casa, per effetto del piano ‘speditivo’ messo a punto per fronteggiare la nuova allerta meteo, di colore gialla, prorogata fino alle 16 di domani, domenica.
Sono un migliaio le persone coinvolte, di queste 341 quelle ospitate in strutture alberghiere a Ischia, allontanate in via precauzionale dalle proprie abitazioni, 90 quelle che hanno trovato una sistemazione autonoma, nella maggior parte dei casi presso familiari. Mentre ci sono 54 famgilie, ha fatto sapere Giovanni Legnini, commissario per l’alluvione di Ischia, che “non hanno voluto lasciare le propie abitazioni: nei loro confronti le forze dell’ordine stanno svolgendo una operazione di convincimento e persuasione, anche sulla base delle ordinanze di evacuazione emesse nella giornata di ieri”.
Il piano di emergenza, ha evidenziato Legnini, ha funzionato. Le operazioni di “allontamanento” delle persone di fronte all’allerta meteo diramata dalla protezione civile campana sono iniziate, nella giornata di ieri, con 3 ore di anticipo. Un tempo che ha reso possibile mettere tutti in sicurezza. Il piano, però, assicura Simonetta Calcaterra, commissario prefettizio di Casamicciola, ha una “durata limitata: al cessare dell’allerta meteo, verrà valutato il da farsi”, in base all’evoluzioni delle condizioni climatiche.
La macchina commissariale, insieme con la collaborazione degli enti coinvolti, sta predispondendo un “programma di monitoraggio del rischio idrogeologico” che consenta “l’individuazione del pericolo residuo e per fare in modo che, anche nei prossimi giorni, si possano eliminare situazioni di pericolo, con il coinvolgimento del centro di eccellenza dell’Università di Firenze”.
Lunedì potrebbero tornare in classe i bimbi delle elementari, per i grandi, ivnece, il rientro è previsto per mercoledì. La normalità per l’isola colpita dal maltempo che ha pagato con 10 vittime il tributo alla frana di Casamicciola passa attraverso la pulizia delle strade dal fango, lo smaltimento dei rifiuti della colonna di detriti che una settimana fa ha trascinato via con sé tutto ciò che incontrava al suo passaggio.
di Laura Pirone