NAPOLI – Sfuggiti al maxi blitz di lunedì: fuga finita per i boss del clan Mazzarella. I poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e i carabinieri del comando provinciale di Napoli, con la collaborazione degli agenti della Polizia Ferroviaria di Genova, hanno eseguito un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dalla Dda di Napoli nei confronti di Michele Mazzarella, Ciro Mazzarella e Salvatore Barile, in quanto ritenuti gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso in qualità di vertici del noto clan Mazzarella e di estorsione aggravata dal metodo mafioso. Gli indagati destinatari del provvedimento sono ritenuti gravemente indiziati di aver promosso, organizzato e partecipato al cartello criminale del clan Mazzarella, associazione di tipo mafioso storicamente radicata ed egemone in numerosi quartieri della città di Napoli, nonché in vari comuni della provincia, tra cui i quartieri di Forcella, Maddalena, San Giovanni a Teduccio, Connolo, Case Nuove, Mercato, Porta Nolana, San Gaetani ed i comuni di San Giorgio a Cremano, Portici, Pomigliano e Somma Vesuviana. Infine, Barile e Michele Mazzarella risultano gravemente indiziati di diversi episodi estorsivi commessi in danno di pregiudicati costretti a pagare una quota estorsiva al clan per lo svolgimento delle attività illecite nei territori di competenza criminale della predetta organizzazione criminale. Il blitz di lunedì aveva decapitato i vertici della cosca del rione Luzzatti. Destinataria del provvedimento anche Antonella Virenti, madre di Michele Mazzarella e vedova del boss Vincenzo. Era lei, secondo la Dda, a gestire il business delle estorsioni agli ambulanti del mercato della Maddalena.