NAPOLI – Il quartiere Pianura è in fibrillazione. Lo raccontano i fatti di cronaca. Nel tardo pomeriggio di ieri un commando ha aperto il fuoco in via Josémaria Escrivà al rione delle Case Gialle, seminando il panico tra i passanti. C’era gente sui marciapiedi e un fiume di auto in strada. Nessuno è rimasto ferito. Solo tanto spavento. Un fuggi fuggi generale: molti si sono rifugiati negli androni dei palazzi. Ma cosa era successo? Nessuno è rimasto ferito. E stando al racconto dei testimoni, una batteria di fuoco in moto ha esploso diversi colpi di pistola senza fermarsi. In più direzioni. L’obiettivo era lanciare un avvertimento. Probabilmente ai pregiudicati del posto. Le indagini non sono semplici, se si srotola la mappa. Gli investigatori partono da un presupposto: è una zona indipendente, dove ci sono importanti piazze di droga gestite da autonomi, slegati dai due clan in guerra (i Carillo-Perfetto e gli Esposito-Marsicano-Calone).
I market degli stupefacenti al rione delle Case Gialle oggi vanno a gonfie vele. Sono tra i più redditizi nel quartiere. In pratica hanno ripreso a fiorire durante la faida, dopo le incursioni armate nelle piazze dei Carillo-Perfetto e degli Esposito-Marsicano-Calone. Non essendo nel mirino dei killer, oggi quelle in via Escrivà sono considerate piazze sicure e hanno file di acquirenti.
Qualcuno vorrebbe mettere le mani sul fiorente narcotraffico al rione delle Case Gialle: è la pista battuta dagli inquirenti in queste ore. Ma chi? Ci sono tre opzioni sul tavolo della Procura: i Carillo-Perfetto, gli Esposito-Marsicano e i reduci del vecchio clan Marfella-Pesce, che negli ultimi giorni si sono fatti avanti e hanno il quartier generale non lontano: in via Claude Monet. Insomma lo scacchiere criminale è frammentato ed è difficile per gli investigatori escludere ipotesi. Al momento le forze dell’ordine sanno che la tensione al rione delle Case Gialle è ai massimi livelli.
Qui sono stati predisposti dei servizi di pattugliamento in tutta fretta, per evitare una escalation.
Va detto che negli ultimi mesi tra al rione Cannavino e in via Monet sono stati lanciati grossi petardi nel cuore della notte davanti alle abitazioni dei pregiudicati: anche questi segnali e avvertimenti.
I clan ora sono passati alle vie di fatto.