DOHA – Convalidati i quattro arresti per tangenti all’Europarlamento nell’ambito dell’inchiesta ‘Qatargate’. Si tratta della vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, del suo compagno Francesco Giorgi, dell’ex eurodeputato del Pd, Antonio Panzeri, e di Niccolò Figà-Talamanca
L’accusa
Sui quattro pende la grave accusa di “partecipazione a organizzazioni criminali, riciclaggio e corruzione”. Sono stati invece rilasciati il padre di Kaili e il segretario generale della confederazione internazionale dei sindacati, Luca Visentini. Le indagini hanno portato alla perquisizione dell’abitazione di un altro eurodeputato, il socialista, Marc Tarabella.
Accuse respinte
Accuse immediatamente rispedite al mittente dal Qatar per bocca del ministero degli Esteri di Doha: “Respingiamo categoricamente qualsiasi tentativo di associarci all’inchiesta” in quanto “i rapporti internazionali qatarani coinvolgono le istituzioni, non le singole persone, e sono improntati al rispetto delle leggi internazionali”.
Le dichiarazioni
La presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, rientrata d’urgenza da Malta, ha dichiarato che “il Parlamento sta collaborando attivamente e pienamente con le autorità di giudiziarie per favorire il corso della giustizia”. E il Commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, ha spiegato come la questione sia “un danno di reputazione molto serio. Il Parlamento europeo – ha aggiunto – è sempre stato la punta di diamante dal punto di vista dei diritti. È una vicenda vergognosa e intollerabile e se sarà confermata potrebbe essere una delle più drammatiche storie di corruzione di questi anni”.
