NAPOLI – Secondo gli investigatori, ormai ci sarebbero pochi dubbi sul fatto che a Ponticelli a salire al comando del gruppo criminale composto dai De Micco e dai De Martino siano saliti i Bodo. Cambio di scenario nella guerra di camorra che si sta combattendo da tempo tra le palazzine di edilizia popolare. A dare uno scossone sono stati gli arresti effettuati dai carabinieri e dagli agenti di polizia tra fine novembre e inizio dicembre, quando sono stati catturati capi e gregari della cosca dei De Luca Bossa e dei sodali. Nel corso della retata sono stati acciuffati anche elementi ritenuti vicini ai Minichini, Reale, Casella e Rinaldi, i quali con la cosca del Lotto Zero avevano allungato le mani sui business criminali a Ponticelli.
Campo libero ai De Micco e ai De Martino
Gli arresti di qualche settimana fa hanno sgominato il cartello capeggiato dai De Luca Bossa. Adesso i De Micco e i De Martino hanno campo libero. Dagli ultimi agguati messi a segno nella periferia Est di Napoli – dove dopo la retata sono stati segnalati spari in via De Meis al rione De Gasperi e due incendi appiccati nel giro di quattro giorni, nel corsi dei quali sono state danneggiate due auto appartenenti alla stessa persona, ovvero Annamaria Amitrano, sorella del ras dei De Luca Bossa, Domenico – pare che a rivelarsi più agguerriti in questo momento siano i Bodo. Dopo mesi in cui i De Micco sono stati spalle al muro a causa di agguati e arresti eccellenti, pare che ora la cosca di Ponticelli abbia rialzato la testa. L’uscita di scena dei De Luca Bossa rappresenta la spina decisiva per dare l’assalto definitivo alla conquista del controllo degli affari illeciti a Ponticelli. Al fianco dei Bodo ci sono i De Martino.
L’ipotesi scissione
Dalle ultime risultanze investigative, pare che gli ‘XX’ reclamino da settimane più spazio. Pare addirittura che in passato abbiano pensato alla scissione. Con i rivali del Lotto Zero fuori gioco, un’ipotesi del genere non viene presa più in considerazione. E’ ovvio, però, che con tutto il territorio a disposizione, adesso i De Martino si aspettano un’equa ridistribuzione dei guadagni. Altrimenti le frizioni potrebbero tornare a minare la collaborazione tra i due gruppi criminali.
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