Le Fiamme Gialle di Arezzo hanno sequestrato oltre 500 chilogrammi di articoli pirotecnici. Nei giorni scorsi, durante un intervento effettuato nei confronti di un operatore commerciale di Arezzo, i Finanzieri hanno infatti riscontrato irregolarità, riguardanti, da un lato, la detenzione di fuochi d’artificio destinati alla vendita, dall’altro, le modalità del loro stoccaggio all’interno dell’attività. Nel caso specifico, i fuochi d’artificio erano esposti nel punto vendita per un quantitativo limite di materiale esplodente superiore a quello ammesso dalla legge. Per determinate categorie di materiali pirotecnici, infatti, sebbene non sia previsto il rilascio della licenza di pubblica sicurezza, è permessa la detenzione di articoli che abbiano, complessivamente, un contenuto esplodente attivo non superiore a 50 chilogrammi. Il titolare dell’azienda aveva, invece, la disponibilità di prodotti con contenuto esplodente, ben oltre la soglia di legge. Così, i Finanzieri hanno effettuato un primo sequestro di materiale, per un peso di 203 chilogrammi.
Le ulteriori ricerche si sono estese ai locali adibiti a deposito, nei quali erano custoditi altri prodotti, ancora imballati, per un peso di 340 chilogrammi, privi delle cautele per garantire la sicurezza dell’intero immobile aziendale. Anche questi fuochi d’artificio sono stati sottoposti a vincolo giuridico.
Bengala, fontane di diverse tipologie e petardi sono solo alcuni degli artifizi pirotecnici sequestrati, appartenenti alle categorie “F1” e “F2”, che presentano un rischio potenziale basso e che, pertanto – entro certi limiti – sono reperibili anche negli esercizi commerciali non muniti di licenza di P.S. e vendibili a maggiori di 14 anni (F1) o di diciotto (F2), secondo la categoria di appartenenza. Al termine delle operazioni, i militari hanno sequestrato oltre 96mila pezzi e denunciato alla locale Autorità Giudiziaria una persona per commercio abusivo di materie esplodenti.