NAPOLI – Oggi Stefano Bonaccini sale alla ribalta per la corsa alla segreteria nazionale del Pd mentre in Campania i suoi sostenitori sono protagonisti di una “guerra civile” sotterranea. Oggi il candidato alla guide del partito sarà al Teatro Vascello di Roma insieme all’europarlamentare Pina Picierno per presentare un pacchetto di proposte sui temi della legalità, della lotta alla corruzione e del contrasto alle mafie. L’iniziativa, aperta alla cittadinanza, si terrà alle 17,30 e rappresenterà un’occasione di confronto con gli organi di informazione in vista delle primarie del Partito Democratico. I due presenteranno in particolare una serie di proposte e un calendario di incontri sul territorio dedicati al tema. Ma già l’annuncio del ticket per la segreteria (è scontato che la politica teanese, in caso di vittoria, sarà vicesegretario nazionale) ha mandato il panettone di traverso a diversi esponenti che sostengono Bonaccini (più o meno apertamente) da tempo e che adesso si vedono scavalcati dalla Picierno, da sempre gratificata, molto oltre i suoi meriti, da incarichi e candidature “comode”. E il clima natalizio, a quanto pare, non ha ispirato pensieri di fratellanza in esponenti dello schieramento pro Bonaccini come il governatore Vincenzo De Luca, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero, l’ex parlamentare Umberto Del Basso De Caro. Stando alle voci di corridoio, De Luca avrebbe chiamato direttamente Bonaccini, mentre il figlio deputato Piero (che sperava di ottenere l’incarico poi promesso alla Picierno) avrebbe contattato il vice capogruppo al Senato Alessandro Alfieri. Oliviero, da parte sua, avrebbe fatto tentativi con Davide Baruffi, sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia Romagna, con cui ha rapporti politici. Inoltre, avrebbe anche proposto ai De Luca un fronte comune. Da ricordare che Oliviero fin dal 7 dicembre scorso aveva diffuso una nota un manifesto a sostegno di Bonaccini insieme a diversi sindaci e consiglieri del Casertano. E Del Basso De Caro si sarebbe recato in pellegrinaggio a Roma da Graziano Delrio. In tutti questi casi, la richiesta sarebbe stata la stessa: rimettere in gioco l’incarico di vicesegretario, retrocedendo la Picierno. Tentativi che, almeno fino a oggi, non sono però andati a buon fine, come dimostra l’annuncio della manifestazione di Roma. Bonaccini cercava come suo potenziale vice una donna del Sud e moderata e l’identikit si adatta alla Picierno. Da parte sua, l’europarlamentare non si è fatta pregare per accettare il “ticket”: da sempre è abituata a vivere a rimorchio di figure di peso nel partito, da Walter Veltroni a Dario Franceschini passando per Matteo Renzi.
La pattuglia dei “bonacciniani” campani comprende anche il capogruppo in Regione Mario Casillo, la senatrice Valeria Valente, l’ex parlamentare Lello Topo (particolarmente attento a giocarsi bene le sue carte in questa fase, in quanto aspirerebbe alla segreteria regionale del partito).
Con Elly Schlein ci sono invece il commissario regionale Francesco Boccia e i gruppi che fanno capo agli ex ministri ministro Orlando (con il deputato Marco Sarracino) e Dario Franceschini (con l’assessore al Turismo di Napoli Teresa Armato) e la componente di Articolo 1 (che comprende il coordinatore regionale Alessandro Tartaglione e i parlamentari Roberto Speranza e Arturo Scotto). In questi giorni dovrebbero annunciare il loro sostegno al governatore dell’Emilia anche il deputato Stefano Graziano e il presidente dell’Anci Campania Carlo Marino.