“Nella seconda stagione alla Juve, ho iniziato a dubitare di me stesso. È la cosa peggiore che possa capitare a un calciatore. Quindi inizi a dubitare di tutte le decisioni che prendi sul campo”. Lo ha detto Dejan Kulusevski, attaccante svedese del Tottenham, nel corso di una intervista al quotidiano svedese Sport Bladet in cui racconta la sua esperienza in Italia. “È stato un periodo difficile, ma mi ha reso più forte. Mi sento come se non fossi mai stato meglio di adesso. Adesso le cose vanno bene in Nazionale, le cose vanno bene nel club. Ma sono sempre pronto nel caso finisca”, aggiunge. Sul trasferimento al Tottenham in Premier League, Kuluseveski racconta: “Ero nervoso, terrorizzato. Era un nuovo campionato, la Premier, dove tutto va molto più veloce e tutti sono molto più forti. Avevo giocato male alla Juve e non sapevo cosa avrei fatto. Per fortuna sono arrivato in una società che sapeva chi ero, ho avuto un allenatore (Antonio Conte, ndr) che mi aveva voluto un paio di anni prima (all’Inter, ndr). Un direttore sportivo (Fabio Paratici, ndr) che mi ha comprato alla Juve. Sapevano di cosa ero capace”. “Sarò sempre grato a loro, soprattutto il primo mese mi hanno aiutato molto”, conclude Kuluseveski.
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Calcio, Kulusevski: “Alla Juve periodo difficile, rinato al Tottenham”
"Nella seconda stagione alla Juve, ho iniziato a dubitare di me stesso. È la cosa peggiore che possa capitare a un calciatore. Quindi inizi a dubitare di tutte le decisioni che prendi sul campo".