NAPOLI – Sale la tensione nel quartiere Scampia. Il clan Notturno ha appena scacciato i Raia dalle palazzine nei lotti T/A e T/B, ma deve vedersela con la paranza dei melitesi. In particolare l’agguerrito gruppo Gemito è di stanza proprio allo Chalet Bakù e non ha alcuna intenzione di abbandonare le fiorenti piazze di spaccio.
Gli investigatori sono scettici e sospettano che non ci sia altro modo per evitare la faida: le due fazioni devono trovare un accordo, oppure è guerra totale. Del resto era già successo tra i Notturno e i Raia pochi mesi fa. Ora il copione potrebbe ripetersi. Ma l’esito è tutt’altro che scontato. Vediamo perché. Lo Chalet Bakù è tra le principali piazze di spaccio nel quartiere, teatro di tre faide di camorra.
La famiglia Notturno è al vertice della federazione scissionista, che fece guerra al clan Di Lauro. Il gruppo Gemito è considerato una costola dei Di Lauro. Vecchie ruggini? Qualcosa in più. Ecco perché gli inquirenti ritengono poco probabile un accordo pacifico per dividersi i proventi illeciti. La coabitazione va stretta a tutti. Non solo. Da settimane sono scese in campo le nuove leve dei Notturno: più agguerrite della vecchia guardia. E stanno facendo ‘piazza pulita’ ai lotti TA e TB, dopo la retata che ha disarticolato i Raia. Vogliono approfittare del vuoto di potere dopo i fermi del 12 dicembre di Francesco Raia, 45 anni, Francesco Esposito, 42 anni, Tommaso Rusciano, 44 anni, Salvatore Gemito, 22 anni e Salvatore Russo, 26 anni (indiziati di estorsione e porto abusivo di armi da fuoco aggravati dal metodo mafioso). I Raia ora sono più deboli allo Chalet Bakù e i Notturno sono tornati di forza nelle palazzine.
Era stata una fase altalenante all’inizio, con i Notturno in netta difficoltà, che avevano fatto più di un passo indietro. Raffaele Notturno, detto Mimì, aveva lasciato l’abitazione dopo le minacce e un raid incendiario. Era uscito di scena e si era defilato. I tempi sono mutati e c’è un vento nuovo. Ma i rampolli dei Notturno dovranno fare i conti con i melitesi.
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