Faida di Pianura, c’è un nuovo ras emergenze

NAPOLI – Il rione Cannavino è in fibrillazione. La tensione è alta. Dopo le inchieste e i blitz, le forze dell’ordine non abbassano i riflettori: sanno che se i boss sono in carcere, i più giovani si fanno avanti. C’è chi prova a farsi spazio e occupare le caselle vuote.
Secondo le ultime informative della questura, c’è un ventenne che tenta l’ascesa. E’ un fedelissimo dell’ex ras Carlo Esposito (ora detenuto, fermato nel maxi blitz a luglio).

L’emergente è soprannominato ‘Biscotto’. Il ventenne ha mandato in fibrillazione gli inquirenti e gli abitanti nelle palazzine. Ogni sera ‘pattuglia’ le strade nel rione in scooter con altri tre ragazzi e spaventa tutti. Tanto che sono arrivate diverse segnalazioni: fermano i centauri in strada, per capire chi siano. E’ un atteggiamento monitorato dagli investigatori, che raccolgono informazioni anche in via confidenziale. La polizia ha pochi dubbi: il ventenne si vuole far vedere in giro. Probabilmente mira a farsi identificare e riconoscere per farsi avanti, dopo la retata e gli arresti eccellenti nell’estate scorsa. L’ipotesi è che voglia prendere il posto di Carlo Esposito, che il 14 luglio è stato fermato insieme al genero Emanuele Marsicano e ad altre trenta persone. Nonostante Carlo Esposito da sei mesi non sia a Pianura, il ventenne continua a farsi vedere in giro con la stessa audacia. Anzi, ora di più. E questo atteggiamento ha catturato l’attenzione delle forze dell’ordine e della Procura.

E’ un comportamento anomalo dopo una retata con oltre trenta arresti e la disarticolazione di due cartelli: gli Esposito-Marsicano-Calone e i Carillo Perfetto. Gli scenari. L’allerta è massima al Cannavino. Per diversi motivi. I carabinieri e la polizia stanno monitorando il ragazzo e hanno puntato i riflettori sulle palazzine. Non solo. Qui da sempre c’è una coabitazione forzata tra i due cartelli e può succedere di tutto. Anche una reazione dei rivali storici: i Carillo-Perfetto potrebbero lanciare un avvertimento. Anche se sono rimasti pochi liberi, di certo non gradiscono la spavalderia e il modo di destreggiarsi in moto del rampollo.

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