Esce dall’ospedale e muore a 40 anni davanti ai parenti

Raffaele Coppola

CESA (Ernesto Di Girolamo) – Ha perso la vita dopo essersi recato in ospedale per un dolore al petto. È deceduto nella notte nella sua abitazione di via Giustino Marini, Raffaele Coppola, 40enne cesano originario di Sant’Antimo. Lello (così era conosciuto da amici e parenti), che aveva compiuto 40 anni all’inizio di novembre, si era recato, accompagnato dal fratello, presso l’ospedale “Moscati” di Aversa poco dopo l’una per un dolore al petto.

La ricostruzione

Stando alle prime ricostruzioni presso il nosocomio normanno avrebbe effettuato il tracciato elettrocardiogramma, su cui non sarebbero stati riscontrati problemi, ma avrebbe successivamente preferito non effettuare i prelievi enzimatici esprimendo la volontà di rientrare a casa per effettuare una visita cardiaca più accurata. Purtroppo, però, una volta rientrato nella sua abitazione in cui viveva con un fratello, una sorella e due nipoti, il quarantenne ha avuto un malore, presumibilmente riconducibile a un disturbo cardiaco, e si è accasciato al suolo. A nulla è valso l’intervento dei sanitari del 118 prontamente chiamati dai familiari: non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo sulla cui salma, come da prassi, è stato disposto l’esame autoptico presso l’ospedale di Giugliano in Campania ove sarà fatta chiarezza sulle cause della morte.

Il profilo di “Lello”

Faccia simpatica, battuta pronta e cuore immenso. “Lello” era conosciuto in tutto l’agro aversano perché da circa vent’anni era dipendente della catena di supermercati “Md”: aveva lavorato in numerosi punti vendita ad Aversa, poi a Teverola e negli ultimi anni a Sant’Antimo, dove si era fatto apprezzare per le grandi capacità sociali e un forte senso del dovere che lo hanno accompagnato per tutta la sua vita.

Una vita non semplice

Una vita non facile: giovanissimo aveva perso il padre e circa due anni fa era deceduta la madre. Mancanze che lo hanno portato presto sulla strada delle responsabilità che non ha mai più lasciato. Poteva sembrare un uomo superficiale ma non lo è mai stato: era preciso e rispettoso, Lello, soprattutto nei confronti degli altri. La sua grande bellezza era rappresentata dalla semplicità con cui ha sempre affrontato la vita. Intensa come la nobile bontà che ha contraddistinto il suo modo di essere per tutta la sua vita.
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