E’ ai domiciliari nel Casertano, spari contro la sua abitazione

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Colpi di pistola contro l’edificio in cui abita Salvatore Merola, ristretto ai domiciliari: indagini dopo il raid in via D’Angiò portato a termine venerdì sera intorno alle 22 e 30. Sul caso indagano gli agenti del Commissariato di polizia di Santa Maria Capua Vetere. Ad essere presa di mira è stata l’abitazione del 28enne ristretto ai domiciliari. La raffica di colpi calibro 9×21 è stata esplosa contro la finestra al primo piano della casa di via Roberto D’Angiò a Santa Maria Capua Vetere. Per fortuna le ogive si sono conficcate nel solaio del salone senza provocare feriti o vittime. Sarebbe potuta essere una tragedia visto il numero elevato di colpi. Il 28enne lo scorso ottobre rimase coinvolto nel ferimento di un giovane ad una gamba dopo una una rissa all’Anfiteatro. Fu ferito da un colpo d’arma da fuoco ad una gamba.

L’episodio avvenne al culmine di una rissa tra due gruppi di ragazzi avvenuta a Santa Maria Capua Vetere nella zona dell’anfiteatro romano, luogo di ritrovo della movida cittadina. Da quanto emerso però i motivi della lite sarebbero nati in precedenza e solo successivamente si sarebbe verificato l’ulteriore episodio nella zona dell’Anfiteatro. Il ferito fu trasportato in ospedale con una ferita alla gamba e una forte contusione alla testa, ma non è in pericolo di vita. Gli investigatori dell’Arma sono al lavoro per ricostruire la dinamica della rissa e identificare i partecipanti.

Anche un altro ferito è giunto nella stessa serata presso il pronto soccorso e a quanto pare non si esclude che sia rimasto coinvolto nello stesso episodio del ferimento con il colpo d’arma da fuoco. Resta da chiarire se i due episodi sono ufficialmente tra di loro collegati. Stando a quanto emerso dopo il ferimento nessuno dei presenti ha soccorso direttamente il giovane rimasto a terra. Prima un fuggi fuggi generale e poi l’indifferenza, anche per la paura di essere coinvolti, hanno avuto purtroppo la meglio. Le indagini poggiano su qualche testimonianza dei presenti e le immagini di alcune telecamere degli impianti che si trovano in quella zona. L’indifferenza in occasione di episodi del genere pare essere ormai diventata la norma.

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