CASERTA – Fra i consiglieri comunali aumenta il malumore nei confronti di assessori e dirigenti. Il rapporto non è sereno da tempo, ma ad aumentare la tensione ci si è messo il mancato pagamento (da gennaio scorso) dei gettoni di presenza ai consiglieri. Sembra che bisognerà attendere il rendiconto (da approvare entro il 30 aprile prossimo), fatto sta che in questo periodo la partecipazione alle sedute dell’assemblea civica e delle commissioni è di fatto gratuita. Sale quindi il malcontento nei confronti dell’assessore alle Finanze Gerardina Martino e della dirigente al ramo Antonietta Carrella, Quest’ultima, nonostante le richieste della commissione Affari generali e Finanze, non si è presentata. Sembra peraltro, secondo quanto hanno spiegato Martino e Carrella ai consiglieri, che la situazione attuale sia semplicemente il risultato di un’applicazione stretta delle regole da parte della dirigente: fino all’arrivo della nuova responsabile l’amministrazione si era formalizzata di meno. Una spiegazione che lascia perplessi alcuni consiglieri: messa così sembrerebbe che in precedenza siano state commesse irregolarità. Fatto sta che i pagamenti non arrivano e che sono bloccati anche gli straordinari dei dipendenti. La Martino è peraltro al centro di un’altra contestazione per il mancato pagamento dei buoni libro. Nell’ultima seduta di Consiglio, la Martino ha spiegato il ritardo nell’erogazione dei buoni (attesa da gennaio scorso) con il mancato impegno di spesa da parte degli uffici, per cui bisogna attendere l’approvazione del rendiconto. Alcuni consiglieri sostengono invece che si possa provvedere anche con i dodicesimi di spesa.
E nella seduta della commissione di venerdì (erano presenti i componenti Gianluca Iannucci, Gianni Comunale, Pio Del Gaudio, Elio Di Caprio, Nicola Gentile, Gianni Lombardi e Pasquale Napoletano) è stato messo a verbale un altro motivo di scontento: il regolamento delle attività consiliari prevede che in bilancio vengano stanziati fondi per consentire ai consiglieri di esercitare il loro mandato. Queste cifre dovrebbero servire a pagare la rassegna stampa, così come le attrezzature che servono ai consiglieri (ad esempio, nella sala utilizzata per le sedute on c’è neppure un computer). “Abbiamo chiesto al presidente del consiglio comunale Lorenzo Gentile – nota il componente dell’organismo
Napoletano – di verificare se questa somma sia stata effettivamente appostata. E’ assurdo che non abbiamo un pc né la rassegna stampa, il presidente non ci tutela”.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA