di Vittorio Oreggia
Milano, 27 apr. (LaPresse) – Tra i tanti concetti che Massimiliano Allegri ha condiviso con amici e nemici in una vigilia abbastanza elettrica, alcuni meritano una sottolineatura. Nell’ordine: 1) Bisogna tirare fuori coraggio, spensieratezza e voglia; 2)Con il Napoli abbiamo commesso 9 falli e ne abbiamo subiti 18: questo dice come siamo entrati in campo; 3) Con l’Inter non dobbiamo essere pensierosi, perchè più pensiamo e più andiamo in difficoltà; 4) Dobbiamo pulirci la testa da questa settimana che è passata.
Insomma, è tutto abbastanza chiaro: il malessere della Juventus non è fisico ma principalmente psicologico, come se dopo la batosta contro il Real Madrid qualche granello di sabbia si fosse infilato tra ingranaggi delicatissimi e avesse bloccato la macchina da guerra bianconera. Paulo Dybala è il principale testimonial di un disagio palese che ha portato alla sconfitta contro il Napoli e a trasformare la sfida di San Siro in una sorta di Giudizio Universale. Uno showdown fuori programma e da batticuore.
Se la Juventus dovesse perdere a Milano contro l’Inter, reduce da due successi di fila e piuttosto ‘gasata’, comunque determinatissima a battersi contro la più odiata delle rivali, non solo il campionato ma l’intera stagione rischierebbe di incrinarsi. A parte la Champions League, che ormai è un incubo per la squadra del presidente Andrea Agnelli, il settimo scudetto consecutivo veniva dato per ‘cucito’ e la conquista della Coppa Italia un evento quasi scontato. Invece no, all’improvviso i campioni si sono scoperti deboli dentro, abbastanza ammaccati fuori (Chiellini, ora è ufficiale, ha chiuso per quest’anno), alla mercé di ironie social e al centro di un programma (mediatico) di rifondazione ‘a prescindere’ dai risultati. Situazioni emotive che a breve termine possono giovare all’Inter e a lungo termine al Napoli. I partenopei, dal canto loro, corrono solo il rischio di finire vittime di un entusiasmo straripante, come se aver vinto allo Stadium significasse matematicamente aver vinto il titolo. Al contrario, non è così. Non fosse che per il punto di distacco in classifica.
Luci a San Siro, o sarà buio pesto per la Juventus. Allegri lo sa, la squadra lo sa, i dirigenti lo sanno. Tutto chiaro, ai bianconeri non resta che vincere una delle cinque finali che li attendono di qui al termine della stagione. Lo ha annunciato il signor Max, tirando dritto all’obiettivo. Vedremo se lo avranno ascoltato..