NAPOLI (Elio De Falco) – Il primo ed il secondo scudetto l’hanno sfiorato appena, il terzo lo vive a pieno ma non come ‘figlio di’ quanto come uomo di sport. Terminata l’esperienza con il Napoli United, Diego Armando Maradona Junior attende una panchina per continuare un percorso di crescita come allenatore, professione alla quale dedica tempo e studio; intanto si gode da tifoso un traguardo che solo suo padre era riuscito a portare in città prima d’ora. E non solo quello.
Puoi incrociare il suo sguardo al PalaBarbuto, su un campo da calcio. Ovunque una squadra rappresenti Napoli, in qualsiasi sport, Diego c’è, ed oggi sogna ad occhi aperti un successo che ha atteso per troppo tempo.
Che sensazioni hai ora che lo scudetto è vinto?
Ciò che sento è che ci siamo tolti un clamoroso zaino, anzi macigno, dalle spalle. È giusto festeggiare, io mi sento felice perché il Napoli è tornato sul tetto d’Italia da protagonista vero. Non si è mai visto un dominio del genere sul campionato.
Quando hai capito che lo scudetto era vinto?
Per me la partita chiave è stata quella vinta a San Siro contro il Milan, vinta 1-2. Eravamo passati in vantaggio con Politano ma eravamo stati ripresi, lo stadio era una bolgia e negli anni scorsi saremmo crollati. Invece quest’anno siamo andati avanti con l’intenzione di vincerla e ce l’abbiamo fatta con un gol bellissimo di Simeone. Personalmente è stata la partita che mi ha dato la certezza che ce la saremmo giocata fino in fondo.
E la vittoria di Torino?
Quella è stata la certificazione di aver vinto, ma la verità è che il Napoli ha costruito questo titolo giornata dopo giornata. Certo, fa sempre piacere vincere in casa della Juventus, ipotecare lo scudetto a Torino e vincerlo in casa contro la Salernitana in casa è davvero il top.
Tuo padre come sarebbe adesso?
Sarebbe felice. Lui aspettava un nuovo scudetto del Napoli, diceva sempre che doveva tornare a vincere e che i tifosi napoletani dovessero riassaporare lo scudetto, per cui me lo immagino contento che l’attesa sia finita.
Lui aveva previsto che sarebbe successo presto?
Lui diceva che il Napoli era pronto per vincere, certo è andato via due anni e mezzo fa ed a quei tempi non se l’aspettava. Tuttavia era convinto che lo scudetto sarebbe tornato in un tempo relativamente breve.
E tu cosa noti attorno a te, che sensazioni ti circondano?
Sono andato a presenziare all’inaugurazione di due murales dedicati a mio padre e sento tanto affetto nei miei riguardi, sento anche una gioia che condivido perché non è per dire ovvietà ma ero tra gli 80mila che erano allo stadio in serie C, quindi i sentimenti sono comuni con tutti i tifosi.
Sogni di poter vincere uno scudetto da allenatore del Napoli un giorno?
Sono agli inizi, faccio l’allenatore da due anni. È normale che il sogno della mia vita è di sedermi sulla panchina del Napoli e magari vincere uno scudetto da allenatore. Ma ora devo pensare al presente, altrimenti il futuro non si costruisce.
Una ciliegina sulla torta da aggiungere allo scudetto?
La salvezza del Napoli Basket, innanzitutto, poi tutto ciò che possa far bene a Napoli come il Calcio a 5 che sta facendo molto bene. Io sono tifoso del Napoli e di Napoli, intesa come Napoli Basket o Calcio a 5 e tutto ciò che porti il nome di Napoli sulla maglia, quindi non posso che augurare il meglio a tutti.
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