Caserta, al 118 mancano pure gli autisti

CASERTA – Non solo carenza di medici per l’Asl di Caserta, scarseggiano anche gli autisti di ambulanze. La situazione è tale che l’Asl ha avviato la procedura per assumerne 30 ma solo per un anno. Nella graduatoria di merito ne vengono inseriti 299. Il direttore generale dell’Asl di Caserta Amedeo Blasotti ha approvato i lavori della commissione esaminatrice che ha tra l’altro rettificato la graduatoria da utilizzare per chiamare gli autisti da assumere per un anno. Saranno inquadrati come categoria B livello economico Bs che prevede uno stipendio mensile variabile tra i 1200 fino a 1700 euro. La commissione esaminatrice ha provveduto a redigere la graduatoria, poi rettificata per un errore, al termine della seduta del 20 aprile scorso. Mercoledì scorso il via libera del direttore generale Blasotti. Il loro rapporto di lavoro subordinato avrà la durata di un anno e sarà eventualmente rinnovabile. Solo nove su 299 le donne; l’età dei pretendenti ai 30 posti in ballo variano tra i 24 e i 63 anni. Quella per reperire autisti di autoambulanza è solo uno dei tentativi che l’Asl sta mettendo in campo per non restare a corto di personale. L’altro problema come emerso nei giorni scorsi è quello relativo ai medici nelle diverse strutture in provincia di Caserta.

Quattro medici hanno recentemente lasciato l’incarico, uno abbandona al limite massimo di età: è rimasto in servizio fino a 70 anni. Un altro ne ha 68. Si sono aggiunti agli altri che in precedenza hanno mollato. La mancanza dei camici bianchi in vari presidi casertani si è fatta recentemente ancora più grave. Non solo il raggiunto limite di età ha provocato le dimissioni di quattro camici bianchi che l’Asl di Caserta ha ratificato qualche settimana fa. In un caso il medico ha dovuto lasciare il doppio incarico ma il risultato è stato lo stesso: a restare vacante è stato comunque un ruolo importante a cui la stessa azienda sanitaria casertana dovrà trovare un rimedio. A lasciare l’incarico di Medicina generale per dimissioni volontarie è stato un medico che avrà 68 anni a breve. Si è dimesso dall’incarico di Medicina generale presso l’Ambito di Caianello, Pietravairano, Vairano Patenora del distretto sanitario 14. Il suo ultimo giorno di lavoro sarà quello del prossimo 31 maggio. Un medico di 65 anni invece, ha superato il limite di scelte di Medicina Generale al distretto sanitario 21 di Santa Maria Capua Vetere e San Tammaro. Titolare di un incarico a tempo indeterminato di continuità assistenziale per 24 ore settimanali al presidio di Caserta del distretto sanitario 12, resterà in carica solo per tale ultimo incarico, lasciando quindi quello di Santa Maria Capua Vetere. A dimettersi è stato anche un camice bianco che avrà 70 anni a breve. Era titolare di un incarico per la Medicina generale presso l’ambito sanitario di Frignano e Villa di Briano del distretto sanitario 20. Ha già terminato il suo lavoro. Superamento del limite di scelte anche per una dottoressa di 38 anni.

E’ titolare di un incarico a tempo indeterminato a 24 ore settimanali preso la Continuità assistenziale preso il presidio di Mignano Montelungo del distretto sanitario 14. La stessa dottoressa è titolare dell’incarico di Medicina Generale presso il distretto 22 di Sparanise. Superato il limite per il doppio incarico di convenzione ha lasciato il posto a Mignano Montelungo. Dall’inizio dell’anno le dimissioni per limiti di età o per rinuncia obbligatoria ad un doppio incarico hanno creato non pochi problemi all’Asl, costretta a ricorrere a diverse procedure per colmare i vuoti lasciati in organico nei vari presidi sparsi sul territorio della provincia di Caserta. Un medico, lo scorso mese di gennaio, si dimise “a seguito delle condizioni di lavoro che sono stato costretto a vivere oramai da anni”. Fu la motivazione addotta da uno dei dodici medici e dirigenti che lasciarono volontariamente il lavoro qualche mese fa. Il direttore generale Amedeo Blasotti con dodici diversi provvedimenti prese atto delle stesse dimissioni, così come ha fato l’altro giorno per gli ultimi quattro casi in ordine di tempo. Le condizioni di lavoro di cui si lamentò il dirigente medico e direttore incaricato di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca furono poste a motivazione della decisione delle dimissioni di un medico che lavorava all’Asl di Caserta dal 2008 e dal 2018 era stato adibito al presidio ospedaliero sessano. Le dimissioni di cui l’Asl prese atto rischiano di mandare in tilt alcune strutture sanitarie della provincia di Caserta.

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