Negozio in fiamme a Barra, danni alla serranda: l’ombra del racket

NAPOLI – Ancora un rogo in un negozio a Barra. E nel quartiere tornano la paura e la tensione, due componenti che ciclicamente caratterizzano le giornate degli abitanti di una periferia, Napoli est, che soffre troppo tra degrado e criminalità. L’incendio è divampato nell’attività commerciale ‘Frutteria e ortaggi di bontà’ al civico 37 di via Alberto Marghieri. L’intervento dei carabinieri della stazione locale è avvenuto in mattinata. Le fiamme hanno danneggiato parte della serranda esterna e causato lievi danni all’interno. Indagini in corso per chiarire dinamica e matrice dell’evento.

Lo scenario

Il negozio è di proprietà di un uomo di 42 anni, A.D.M., incensurato, tutto casa, figli e lavoro. Non si esclude, al momento, che il rogo sia stato doloso e che quindi dietro le fiamme ci sia la mano di ignoti. I carabinieri lavorano per appurare questa ipotesi, per scartarla in caso di indizi opposti, e per scoprire nomi e volti degli eventuali piromani. Molto potranno dirlo le telecamere dei sistemi di videosorveglianza installati lungo via Marghieri, una delle strade dello shopping. E sullo sfondo si allungano le solite ombre, quelle che a Barra si conoscono bene. A differenza degli altri quartieri della periferia orientale, dove sono in corso guerre di camorra e dove si registrano scontri armati ed episodi inquietanti, Barra è una realtà tutto sommato silenziosa. Qui non ci sono fibrillazioni criminali. Ce ne sono state in passato, non oggi.

Il quartiere nel terrore

Il quartiere è saldamente nelle mani di un’organizzazione malavitosa. Ma nell’ultimo periodo gli incendi stanno diventando sempre più frequenti. Roghi di automobili e negozi, nello specifico. Fiamme che avvolgono garage, distruggono veicoli, scooter, attività commerciali. Quanto basta per far accendere i riflettori della Direzione distrettuale antimafia. Spesso è da episodi come quello che si è registrato ieri in via Alberto Marghieri che hanno origine inchieste che poi sfociano in maxi blitz. Si parte da un evento spettacolare per poi proseguire con indagini a fari spenti. Infine, le retate, gli elicotteri che sovrastano le palazzine popolari i quartieri blindati dalle forze dell’ordine.

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