Milano, 27 apr. (LaPresse) – “Tra le tante metamorfosi e sbianchettature programmatiche dei Cinquestelle ‘di governo’ ce n’è una che avevamo individuata da tempo: il parere contrario, espresso oggi dalla commissione capitolina Mobilità, certifica la completa retromarcia dei grillini sull’abolizione totale delle ‘botticelle’, le caratteristiche carrozzelle romane adibite al trasporto non di linea dei turisti, in aperta contraddizione con il programma sulla base del quale è stata eletta la sindaca Virginia Raggi, che recitava: ‘Abolizione delle botticelle romane e divieto di esercitare qualunque servizio di trasporto a trazione animale'”. Lo sottolinea Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e deputata di Forza Italia.
“Le botticelle – ricorda Brambilla – non sono un obbligo di legge. Non le prevedono come tale né la norma nazionale (21/1992) né quella regionale (58/1993). Il Comune può abolire quando vuole il servizio a trazione animale, non concedere più licenze e convertire quelle esistenti in licenze per il trasporto con auto elettriche. Questo avevano capito e speravano tutti gli amici degli animali e anche gli elettori dei 5s dopo aver sentito tante promesse in campagna elettorale. Dobbiamo proprio concludere che l’animalismo dei pentastellati, ammesso che ci sia, non resiste al fascino delle poltrone”.
“Però Raggi & Co. possono sempre rimediare. Con l’approvazione del progetto di legge che ho presentato nella scorsa legislatura e che ho ripresentato in questa – ricorda l’ex ministra di FI – verrebbe meno qualsiasi alibi. Propongo infatti di vietare sul territorio nazionale l’utilizzo di animali ‘per la trazione di veicoli adibiti al servizio di piazza e a servizi non di linea finalizzati al trasporto di persone’. Conseguentemente è prevista l’abolizione dell’art.70 del codice stradale che disciplina il servizio ‘a trazione animale’, del relativo regolamento applicativo e di qualsiasi riferimento a tale servizio nella legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea (n.21/1992). A tutela dei cavalli il ministero della Salute stabilirà i criteri per la dismissione e la collocazione degli animali, mentre le licenze saranno convertibili in autorizzazioni per l’esercizio dell’attività con auto elettriche. Se si vuol fare sul serio, l’opportunità c’è”, conclude Brambilla.