CASERTA – I gruppi parlamentari di Italia viva alla Camera e al Senato si riuniranno stasera in città per concordare la linea da tenere all’assemblea nazionale convocata per domattina al Centro congressi della Stazione marittima sul tema “365 all’alba, l’alternativa è riformista”. Sul tavolo, fra l’altro, la posizione da tenere alle Europee dell’anno prossimo, con particolare riferimento alle liste comuni da formare con Azione. I gruppi parlamentari si sono incontrati nei giorni scorsi e hanno raggiunto un accordo di massima su tre punti: i gruppi restano uniti coerentemente con il mandato elettorale;
devono cessare attacchi e polemiche;
come andare alle elezioni europee sarà deciso dagli organi di partito a tempo debito e in autonomia, dialogando con tutti i partiti e i movimenti che fanno riferimento a Renew Europe.
Un annuncio dovrebbe arrivare già domani, dato che il conto alla rovescia è iniziato e alcuni aspiranti alla candidatura hanno intrapreso alcune iniziative elettorali.
E il portavoce nazionale di Italia viva Ciro Buonajuto inneggia all’unità dei due partiti, dichiarando che “dobbiamo impegnarci tutti a costruire una casa unica che abbia come leader Emmanuel Macron e di cui facciano parte tutte le forze riformiste che condividono un progetto liberale”.
Secondo il delegato di Matteo Renzi, “abbiamo il dovere di continuare il nostro straordinario percorso con un’ambizione ben precisa: essere un’alternativa sia all’estrema destra di Governo sia alla sinistra movimentista e populista. E per fare questo a giugno 2024 dobbiamo vincere le elezioni e dobbiamo farlo grazie al contributo degli amministratori locali. E grazie ai consiglieri comunali e ai sindaci infatti che possiamo sconfiggere questo clima di rassegnazione e di astensionismo che c’è nel paese”.
Resta da stabilire chi entrerà nella lista unica: se da una parte si uniranno le forze, con l’obiettivo di superare la soglia di sbarramento del 4% per fare scattare il consigliere eletto, dall’altra bisognerà deludere le aspettative di qualche aspirante a un posto in lista. Difficile che nella circoscrizione Sud l’alleanza possa fare eleggere più di un europarlamentare: per far scattare un secondo seggio servirebbe il 7-8% di consensi.
Oltretutto, si parla da tempo di nomi di peso per la circoscrizione Sud, come le ex ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti. Candidature che attirerebbero voti, con il rischio di lasciare solo le briciole ai candidati campani. E non è da escludere che Renzi cali un suo asso sul tavolo, imponento un nome di suo gradimento e non meridionale. Per non parlare dell’incognita rappresentata da Aldo Patriciello (molisano ma con interessi imprenditoriali importanti in Campania nel settore della sanità privata), uscente di Forza Italia a caccia del quinto mandato consecutivo, che vanta un ottimo rapporto con Ettore Rosato e potrebbe abbandonare il centrodestra e chiedere spazio nella lista. E si tratterebbe di una presenza decisamente ingombrante per chi spera di giocarsi le proprie carte per Bruxelles.
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