NAPOLI – Della galassia imprenditoriale di Silvio Berlusconi una delle aziende più importanti è sicuramente la Arnoldo Mondadori Editore, fino a ieri controllata direttamente dal Cavaliere attraverso la holding di famiglia, la Fininvest e presieduta dalla figlia Marina Berlusconi. Nel cda c’è anche l’altro figlio, Piersilvio Berlusconi. Una delle più grandi aziende editrici d’Europa, prima in Italia per il settore social e digitale, forte anche di una articolazione aziendale imponente e di una ramificazione capillare sul territorio. Una flotta editoriale composta da Mondadori Libri, Mondadori Media e Mondadori Retail, società che gestisce la concessione in franchising del marchio e dei servizi ai quali gli imprenditori locali possono accedere.
Il marchio garanzia di successo
Chi pubblica con la Mondadori, insomma, può contare non solo su un marchio prestigioso, ma anche su un esercito di editor, di professionisti della comunicazione e di social media manager capaci di trasformare qualsiasi progetto in un successo planetario. Senza contare la rete di distribuzione e di punti vendita sparsi su tutto il territorio nazionale, con ramificazioni persino negli Stati Uniti. E senza tener conto della mastodontica rete di rapporti economici, politici e istituzionali che solo la famiglia Berlusconi può vantare.
Il “beneficiario” Saviano
Una delle più grandi intuizioni della Mondadori, ad esempio, è stata quella di Roberto Saviano. Un giovane scrittore, appena uscito dall’università, che è arrivato in pochissimi mesi alla ribalta nazionale. Il romanzo “Gomorra”, lanciato in grande stile dalla casa di Berlusconi, è stato distribuito in tutto il mondo, tanto che solo nel 2019 si parlava di 170 paesi, e tradotto in oltre 60 lingue. E poi presenze televisive e radiofoniche, interviste sui giornali nazionali, riconoscimenti italiani e internazionali, milioni di follower sui social in pochi giorni, tour nazionali nelle librerie per presentazioni del libro e firmacopie. Tra le trasmissioni televisive alle quali Saviano ha partecipato spesso, ad esempio, c’è “Amici” di Maria De Filippi, sulle reti Mediaset che fanno parte dell’impero imprenditoriale della famiglia Berlusconi.
Il binomio Mondadori-Saviano
Insomma, dietro il successo planetario di “Gomorra” e di Saviano c’è sicuramente tanto lavoro da parte dei professionisti di Mondadori, come ha raccontato recentemente Gian Arturo Ferrari, per molti anni direttore generale della divisione Libri della Mondadori, nel suo saggio “Storia confidenziale dell’editoria”. “Tutti gli attori – ha spiegato Ferrari – hanno recitato al meglio la loro parte, tutti i pezzi si sono quasi per miracolo incastrati al punto e al momento giusto. Alla fine il libro è nato figlio di numerosi padri e madri, di un lavoro di squadra, come si usa dire e come prescrive l’editorialmente corretto”. E tra i “numerosi padri” ci sono anche diversi giornalisti di Cronache di Napoli e di Caserta, come ha riconosciuto la Corte di Cassazione, che ha condannato Saviano in via definitiva per plagio degli articoli dei nostri cronisti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA