AFRAGOLA – Cos’è successo domenica sera nel rione Salicelle? Aggressione sì o aggressione no. Da una parte chi denuncia un episodio di cronaca nera, dall’altra chi nega le accuse e, anzi, annuncia di ricorrere alle vie legali. Tutto ha inizio quando ieri mattina l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate rende pubblica una segnalazione.
La premessa
“Facciamo fatica a crederci, purtroppo più fonti confermano l’accaduto – la premessa – Nella serata di domenica, alle ore 21,08 la postazione India 118 di Afragola viene allertata in chiesa per persona defenestrata. Dopo 5 minuti (21,13) l’equipaggio è sul posto, ma trova la paziente illesa (paziente psichiatrica), addirittura seduta vigile e cosciente. Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che la signora vivesse in chiesa. Qui nasce la diatriba tra equipaggio e parroco sulla reale necessità di trasferire il paziente in ospedale, a quanto riferito il prete ha incominciato ad aggredire fisicamente il personale sanitario”.
Il racconto
La segnalazione prosegue così: “Due ceffoni per l’infermiere della automedica di Arzano giunta in supporto alla ambulanza India di Afragola. Sono state allertate le forze dell’ordine, ma l’equipaggio alle 22 trasporta la paziente in ospedale a Frattamaggiore, ergo i militari non riescono a giungere sul posto in tempo. Questa notizia ci ha sconvolto non poco, ricevere una aggressione da parte di chi dovrebbe professare l’amore tra esseri umani. E’ davvero troppo”.
Il parroco
Ma la notizia sconvolge e sorprende anche lo stesso parroco, don Ciro, che raggiunto dalla redazione di Cronache di Napoli respinge totalmente le accuse: “Come potrei mai esercitare violenza? E poi c’erano almeno 200/300 persone in quel momento ad assistere. Non c’era quando la donna si è ferita. Sono stato allertato e mi sono portato sul posto. Ma non è nata alcuna diatriba e lo stesso vale per i momenti di tensione e per l’aggressione. Non escludo che adirò le vie legali”.
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