NAPOLI – Avrebbe raggirato un anziano di 86 anni con la tecnica del finto figlio. In pratica si sarebbe messo in contatto telefonico con la vittima, comunicando la necessità di reperire una somma di denaro per pagare la cauzione. Così Andrea Rosica, 24enne del quartiere Secondigliano di Napoli, sarebbe riuscito a farsi consegnare dall’anziano 15mila euro in banconote da 50. Il colpo sarebbe stato effettuato a Genova. Ad accorgersi del raid la figlia dell’86enne, la quale ha avvertito subito gli agenti di polizia. Pare che la vittima si sarebbe ricordata di particolari decisivi per l’individuazione dell’indagato, come la presenza di una barba folta e appuntita sul viso. L’identikit del sospettato sarebbe stato girato anche agli agenti di polizia ferroviaria, i quali hanno notato il giovane all’interno della stazione. Con ogni probabilità, dopo aver raggirato l’anziano, il 24enne avrebbe deciso di fare ritorno a Napoli. Bloccato dalle forze dell’ordine, il giovane sarebbe stato sorpreso in possesso della somma di denaro appena consegnata dall’86enne, ignaro di essere stato vittima della classica tecnica del finto arresto del figlio.
L’arresto dell’indagato è avvenuto all’interno della stazione Genova Principe. Secondo gli investigatori, è possibile che il 24enne abbia effettuato il colpo con l’aiuto di due complici. Le indagini proseguono per individuare chi avrebbe coadiuvato Andrea Rosica nel raggiro. L’intervento della polizia ferroviaria della città ligure si inquadra in una più ampia opera di contrasto al fenomeno delle truffe agli anziani. Negli ultimi anni il fenomeno è apparso in grande espansione con un numero considerevole di napoletani che cercano le vittime in tutte le città d’Italia. Per questo motivo le forze dell’ordine proseguono la campagna di sensibilizzazione per convincere gli anziani a tenere gli occhi aperti e a non cadere nei tranelli che vengono tesi per telefono. La battaglia contro i raggiri proseguirà ancora.
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