Confiscati 2 milioni a Donciglio

Confiscati 2 milioni a Donciglio
Confiscati 2 milioni a Donciglio

Ce n’erano degli altri. Oltre ai beni confiscati (con provvedimento definitivo) lo scorso 23 maggio, dal valore di 6 milioni di euro, l’imprenditore Raffaele Donciglio (in alto), sostiene la Procura di Napoli, poteva contare su altre proprietà che pure avrebbe accumulato grazie alla sua vicinanza al clan Zagaria. E proprio questi immobili e conti vari (che fanno circa 2 milioni di euro) ieri sono stati bloccati dagli agenti della Dia su disposizione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

I riflettori degli inquirenti su Donciglio si accendono nel gennaio 2015, quando venne ammanettato nell’ambito dell’operazione Croce Nera, una complessa inchiesta della Divisione investigativa antimafia di Napoli che fece emergere le ingerenze del gruppo Zagaria (dal 2006 alla data del blitz) nella gestione degli appalti dell’azienda ospedaliera ‘Santa Anna e San Sebastiano di Caserta’.

Donciglio, di Casapesenna, ora 56enne, stando dalla tesi della Procura di Napoli, era tra gli imprenditori scelti dagli Zagaria a cui far assegnare i lavori di somma urgenza relativi all’ospedale di Caserta. Il flusso di interventi che venivano eseguiti da ditte riconducibili a Cangiano e da quelle di altri uomini d’affari ‘amici’, rappresentavano “uno strumento di sostentamento stabile” per il gruppo mafioso. Insomma, parte dei guadagni ottenuti con questi lavori finivano nella cassa della cosca. A dare coperture politiche al meccanismo di manipolazione degli appalti sarebbero stati Francesco Zagaria, marito di Elvira Zagaria (sorella del boss Michele), scomparso nel 2010, ritenuto il delegato del clan ad intrattenere relazione con i politici regionali e nazionali, e Antonio Magliulo, ingegnere ed ex consigliere provinciale di Forza Italia, condannato lo scorso maggio a 7 anni di reclusione in primo grado proprio per questo presunto ruolo assunto per conto dei Casalesi.

Donciglio, per il ruolo che ha avuto nell’organizzazione mafiosa, ha già rimediato un verdetto  irrevocabile. La Cassazione nel settembre 2020 confermò i 7 anni di reclusione stabiliti dalla Corte d’appello di Napoli. E con lui vennero giudicati colpevoli di associazione mafiosa dagli ‘ermellini’ anche altri imputati, tra cui Elvira Zagaria e Bartolomeo Festa, ex dirigente dell’ospedale di Caserta.

Il nuovo provvedimento di confisca per Donciglio non è definitivo. Contro la decisione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, i legali del casapesennese potranno presentare ricorso.

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