SAN CIPRIANO D’AVERSA – La mafia dei Casalesi, le estorsioni e lo spaccio di droga: sono i temi dell’inchiesta, coordinata dalla Dda di Napoli, che ha fatto scattare 10 condanne irrevocabili. La prima sezione della Cassazione (respingendo i ricorsi degli avvocati) ha confermato il verdetto che gli imputati avevano incassato in secondo grado nel giugno del 2022: 8 anni di reclusione per Giacomo Capoluongo, 66enne di San Cipriano, ritenuto il cassiere del clan (è il fratello del ras Maurizio), 9 anni per Giuseppe Cantone, 34enne, figlio del boss Raffaele malapelle, 2 anni per Manuel Verde, 31enne, entrambi di Trentola Ducenta, 3 anni per Erceku Tregim, 48enne, originario dell’Albania ma residente a Casaluce, 5 anni e 4 mesi per Pasquale Foria, 48enne di San Marcellino
Annullamento con rinvio degli atti ad un’altra sezione della Corte d’appello, invece, per Vincenzo Di Costanzo, 34enne di Trentola Ducenta, limitatamente al diniego della non menzione della condanna (ha incassato un anno e 8 mesi), e per Salvatore Fioravante, 50enne di San Marcellino, che aveva ottenuto 14 anni (i giudici dovranno esprimersi, seguendo le indicazione della Cassazione, sul trattamento sanzionatorio).
Cantone, Capoluongo e Fioravante sono accusati di associazione mafiosa. Per i giudici hanno dato il loro contributo al clan dei Casalesi almeno fino all’aprile 2017. Gli altri imputati, invece, rispondono di detenzione ai fini di spaccio droga. Chi avrebbe ricoperto un ruolo di vertice nell’organizzazione dei pusher attiva nell’Agro aversano sarebbe stato Fioravante che, dice la Dda, aveva contatti con personaggi di Secondigliano: da loro avrebbe comprato la cocaina da rivendere al dettaglio in Terra di Lavoro.
L’inchiesta nel 2019 innesco 19 misure cautelari: a condurla furono i carabinieri del Nucleo investigativo di Caserta.
Nel collegio difensivo gli avvocati Emilio Martino, Nello Sgambato, Pasquale Davide De Marco, Enrico Capone, Mirella Baldascino, Antonio Errico, Andrea Imperato, Giovanni Cantelli e Michele Russo.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA
