NOLA – Marco Del Gaudio alla guida della Procura di Nola. Ieri mattina, il magistrato è stato votato dal plenum del Csm, all’unanimità. L’incarico risultava scoperto da circa due anni da quando fu trasferita a Potenza la precedente procuratrice Laura Triassi, protagonista di accesi scontri con 12 dei 13 sostituti procuratori della Procura di Nola che segnalarono al procuratore generale di Napoli e al Consiglio superiore della magistratura alcune presunte prepotenze e atteggiamenti prevaricatori da parte di Triassi. Una situazione che avrebbe minato la piena operatività e serenità degli uffici. Le tensioni avrebbero riguardato anche le forze dell’ordine.
L’appello dei sindaci
La nomina di un nuovo procuratore capo è stata chiesta a gran voce dai sindaci del territorio dopo l’attentato subito dal primo cittadino di Nola Carlo Buonauro. La notte tra il 24 e il 25 maggio, degli ignoti si introdussero all’interno del cortile della sua abitazione e diedero fuoco a un’auto e a una moto. Le fiamme danneggiarono l’abitazione e rischiarono di bruciare le camere da letto dei suoi figli. Nei mesi precedenti, anche il consigliere delegato a Polvica Erasmo Scotti e il marito dell’assessora al Bilancio Lucianna Napolitano Bruscino avevano subito dei raid incendiari alle loro automobili.
Un curriculum d’eccellenza
Magistrato dal 1994, Del Gaudio è stato componente della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli dal 2005 al 2015. Dal 2015 al 2017, è stato invece componente della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo con funzioni di responsabile della Cooperazione Internazionale. Riveste ancora un ruolo all’interno di questo organo con una delega per il coordinamento Napoli area 3. Tra i prestigiosi incarichi ricoperti durante la carriera anche quello di Vice Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia e di Vice Capo Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. A lui ora il compito di assumere la guida di una delle procure più importanti della provincia di Napoli. L’agro nolano è una zona densamente popolata dove grava la presenza della criminalità organizzata in varie forme e settori: dalle attività illegali più ‘classiche’ legate agli stupefacenti, alle armi e alle estorsioni, passando alla contiguità e al riciclo di enormi profitti illeciti nel campo dell’imprenditoria.
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