NAPOLI – Turista rapinata e violentata al quartiere Mercato, le indagini procedono senza soluzione di continuità grazie anche ai filmati registrati dal sistema di videosorveglianza installato nella zona. Ma cosa sappiamo di questa storia? Una donna di 41 anni, proveniente da Foggia, viene soccorsa in strada, in via San Cosmo Fuori Porta Nolana, in stato confusionale. E’ mattina. Alle forze dell’ordine e ai camici bianchi dell’ospedale Vecchio Pellegrini racconta di aver subito un’aggressione sfociata in rapina e violenza sessuale da parte di quattro uomini, che l’hanno colpita alla nuca e caricata in un furgone mentre era intenta a raggiungere lo stazionamento dei pullman, dopo un breve giro in città. E’ sconvolta. Quando l’incubo è finito, la donna ha realizzato di aver perso un orologio Citizen, due collane in oro, gli orecchini e 250 euro. Sul caso indaga la polizia di Stato, alla quale la donna ha inoltre raccontato di aver subito palpeggiamenti e di essere stata violentata per diversi minuti. E mentre gli investigatori analizzano gli elementi finora in possesso, cresce l’attesa per la documentazione che potrà costituire il cardine delle indagini: l’esito degli accertamenti medici sulla vittima, un passaggio chiave per trovare riscontri alla sua versione. Non potrebbe essere altrimenti trattandosi di un’attività investigativa così tanto delicata. Intanto, l’ennesimo caso di violenza, l’orrore del quartiere Mercato, contribuisce a far crescere l’indignazione in una comunità che, ormai, convive con la paura e con l’emergenza sicurezza.
“Quanto accaduto nel nostro quartiere conferma quanto più volte denunciato dal nostro Comitato, riguardo il carente presidio di questa parte della città limitrofa all’affollatissima stazione di piazza Garibaldi”. A parlare è Ugo Margheron, presidente del Comitato Borgo Loreto, che da anni si batte, stando in prima linea, per risollevare le sorti del quartiere. “Come più volte evidenziato negli ultimi mesi anche dalla stampa – prosegue – le zone di Porta Nolana, Lavinaio, Vasto e dell’ex Borgo Loreto (via Marina e delle vie nei pressi dell’ospedale Loreto Mare) sono oggetto di un evidente incremento di azioni criminali, tra cui furti, scippi e rapine, oltre a traffici illeciti come prostituzione, spaccio e vendita di articoli contraffatti o rubati, favorito dalla presenza in situazioni di bivacco a cielo aperto di extracomunitari e persone in stato di semicoscienza per problemi di droga e alcolismo”. Non è semplice vivere in queste zone. “La popolazione residente – continua Magrheron – ormai stanca di questa situazione di abbandono, cerca di reagire attraverso la costituzione di comitati, come il nostro, che si propongono l’intento di far emergere questo invivibile disagio e segnalarlo al Comune e alla Municipalità competente. Dobbiamo anche dire che la II Municipalità risulta rispondere con sollecitudine alle nostre richieste di emergenza, segnalando le attività criminose alle competenti autorità di polizia giudiziaria, non potendo intervenire direttamente”. “A seguito di quest’ultimo accadimento, il nostro Comitato rilancia ancora una volta l’allarme sicurezza nel quartiere Mercato-Pendino chiedendo la presenza di maggiori presidi fissi nei punti cruciali del quartiere. II degrado in termini di vivibilità e di sicurezza è un tema molto caro a noi del Comitato, e ci attiveremo sempre più, affinché il nostro quartiere in primis e tutta la città poi, diventino oasi di tranquillità e vivibilità per le generazioni future”, conclude il presidente del Comitato Borgo Loreto.
Sul caso intervengono anche le istituzioni. E’ di ieri l’analisi di Roberto Marino, presidente della II Municipalità, un’area difficile sotto il profilo della sicurezza: “Un ennesimo gravissimo episodio di violenza che deve spingerci a fare di più e meglio per garantire la vivibilità dei territori – commenta – La Municipalità ha come precipuo interesse quello di consentire ai cittadini di poter vivere il più possibile serenamente e per tale motivo da tempo, anche attraverso i tavoli di osservazione convocati dalla Prefettura, nonché con un costante dialogo con l’assessore De Iesu, ha portato alla attenzione di tutte le autorità di polizia le problematiche di ordine e sicurezza pubblica oltre che amministrativa, che interessano il territorio”. Sì, ma quali misure bisogna predisporre per rendere più sicuro il quartiere, vasta porzione di una Municipalità enorme che ingloba anche una delle zone più ‘calde’ del momento, i Quartieri Spagnoli? “In particolar modo – osserva Marino – stiamo chiedendo con insistenza che si intervenga con azioni ad alto impatto e servizi congiunti in maniera costante in determinate zone che crediamo debbano essere attenzionate e presidiate, individuando quali priorità operative le aree dei Quartieri Spagnoli in cui si svolge la cosiddetta movida selvaggia, quella di Porta Nolana e traverse limitrofe, quella di Piazza Mercato e Piazza Dante, senza ovviamente trascurare le altre. Abbiamo più volte rappresentato la nostra grande preoccupazione, perché va sempre più montando una comprensibile esasperazione da parte dei cittadini e lavoreremo con impegno sempre maggiore per affrontare le più che legittime aspettative della popolazione”, chiosa Marino.