CARINARO – Un detenuto è evaso nelle prime ore di ieri mattina lanciandosi da una finestra dal secondo piano dell’ospedale San Paolo di Milano e il poliziotto di guardia precipitato nel tentativo di fermarlo: è adesso ricoverato in rianimazione. Quest’ultimo, Carmine De Rosa, 28 anni, di Carinaro, ha subito un intervento neurochirurgico. A quanto si è appreso, il poliziotto dopo la caduta non sarebbe apparso inizialmente in gravi condizioni tanto da aver raggiunto da solo il pronto soccorso dell’ospedale dove poi le sue condizioni sono peggiorate. Il detenuto evaso si chiama Mordjane Nazim, 38 anni, di origini palestinese, era in carcere dopo essere stato arrestato dalla Squadra Mobile per aver rapinato una persona del Rolex nell’agosto scorso a Milano. Nella serata di mercoledì, è stato portato in ospedale dopo essere stato ferito nel corso di una lite. Secondo Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato Spp, sono in aumento in tutta Italia i tentativi di evasioni dagli ospedali: “Nell’ultimo mese in tutta Italia sono stati quattro, tutti sventati”. Non solo: “C’è un fuggi fuggi dei medici penitenziari” perché sarebbero oggetto sempre più di minacce da parte dei detenuti proprio per ottenere un ricovero. “La situazione è gravissima – dice Di Giacomo – la questione carceri va messa all’ordine del giorno del governo”. De Rosa è arrivato alle 5.30 di ieri mattina al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo; i sanitari lo hanno soccorso, stabilizzato ed intubato. Il quadro clinico presentava frattura cranica, emorragia cerebrale, contusioni cerebrali, fratture vertebrali e contusioni polmonari. E’ stato quindi trasferito all’ospedale San Carlo per essere preso in carico dagli specialisti neurochirurghi. In mattinata è stato sottoposto ad un intervento neurochirurgico di evacuazione dell’ematoma cerebrale, decompressione cranica ed inserimento di un sistema di monitoraggio della pressione intracranica. Attualmente l’agente è ricoverato in rianimazione, in attesa di effettuare i successivi controlli radiologici per verificare l’evoluzione delle lesioni e del quadro clinico. Per l’Osapp, tra le possibili ipotesi su quanto accaduto tra le ipotesi da ritenersi più probabili c’è anche quella che l’agente sia stato indotto ad agire nel tentativo di salvare la vita al ristretto mentre questi si gettava dal secondo piano. Al momento però sono soltanto ipotesi. Di fatto il detenuto che aveva in custodia è scappato e fino ad ieri sera era ricercato per assicurarlo nuovamente alla giustizia. A Carinaro in trepidazione ci sono genitori di Carmune, Nicola De Rosa e Antonietta Cipullo, così come il fratello Vincenzo. Si è formato un gruppo di preghiera nella parrocchia di Sant’Eufemia per far sentire la vicinanza al giovane gravemente ferito ed ai suoi familiari. Oggi sulle condizioni del giovane potrebbero esserci ulteriori novità dall’ospedale in cui è ricoverato.
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