Tensione a Fuorigrotta e al Rione Traiano. Dietro ai Sorianiello e ai Cutolo si muove l’Alleanza di Secondigliano, che lancia un ultimatum ai Mazzarella: non devono entrare nel conflitto tra Fuorigrotta e il Rione Traiano. Insomma devono restarne fuori. La faida rischia di espandersi. E’ il timore degli investigatori nell’ultima informativa inviata alla magistratura.
Il patto tra i Cutolo della ‘44’ e i Sorianiello della ‘99’ di via Catone non ha fermato i nemici storici. L’asse Troncone–Esposito non ha rallentato. E per mesi si è sfiorato lo scontro totale. I Mazzarella hanno interesse a non lasciare campo libero alle ‘paranze’, sostenute dall’Alleanza: i Sorianiello e i Cutolo. Ma adesso la cosca di San Giovanni a Teduccio non possono esporsi, dopo l’aut aut dei ‘secondiglianesi’.
Una manovra preventiva, per evitare che lo scacchiere coinvolga più quartieri. Sarebbe una escalation. E le forze dell’ordine fanno di tutto per evitarlo, con controlli a tappeto nelle palazzine-bunker dei clan. La tensione è salita dopo il blitz dei carabinieri 18 settembre con l’arresto di 29 persone. La Procura ha parlato di azzeramento del clan Sorianiello.
Tanto da provocare un pericoloso vuoto di potere: i rivali hanno provato ad avanzare verso il rione Traiano. Con ogni probabilità è stato chiesto soccorso all’Alleanza di Secondigliano, che ha messo in guardia i Mazzarella: nessuna intromissione. E’ una questione che devono risolvere le paranze locali.
Fino ad oggi i ‘secondiglianesi’ e i Mazzarella hanno fornito appoggio esterno. Senza essere coinvolti in prima persona. Ma ora tutto può cambiare. Il gruppo della ‘99’ è più vulnerabile dopo l’arresto di Simone Sorianiello, figlio di Alfredo detto ’o biondo. Il 29enne è stato fermato il 9 novembre, dopo quasi due mesi di irreperibilità. Era sfuggito all’operazione del 18 settembre. E’ stato rintracciato a Portici.
Di recente la tensione è salita anche nel quartiere Fuorigrotta. I Troncone e gli Esposito di Bagnoli hanno stretto un patto, per proteggere Cavalleggeri d’Aosta, dove hanno interessi convergenti e dove altre cosche hanno mire espansionistiche. Pure qui c’è un vuoto di potere dopo i sette arresti a luglio, che hanno indebolito il gruppo Giannelli.
Gli investigatori dissero che quelle indagini, avviate nel marzo 2022, furono intraprese per monitorare Alessandro Giannelli, storicamente inserito nell’ambito di Cavalleggeri. I dettagli della contrapposizione tra le due fazioni emerge dall’ordinanza dell’inchiesta contro il clan Sorianiello del Rione Traiano. E ci sono state ‘divergenze’ anche per le decisioni adottate per il territorio di Agnano.
Le frizioni sarebbero state provocate, come si legge nell’ultimo provvedimento, da un accordo tra le paranze di Bagnoli e Pianura. Insomma più fronti aperti. Ma le tensioni non erano mai cessate. Hanno raggiunto livelli alti, dopo il ferimento di Vitale Troncone alla viglia di Natale del 2021 in via Caio Duilio. Da quel momento la Procura ha acceso i riflettori su Fuorigrotta.