Sono accusati di aver aggredito il cognato di Pasquale Cristiano, boss del clan della ‘167’ di Arzano, ora collaboratore di giustizia per affermare il predominio della cosca dei Pezzella-Orefice. Arrestati in quattro. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna guidati dal capitano Andrea Coratza, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di 4 indagati (uno sottoposto alla custodia in carcere, gli altri alla misura degli arresti domiciliari) gravemente indiziati dei reati di rapina e di lesioni, aggravati dal metodo mafioso.
In particolare, gli indagati, il 24 settembre 2022 in Frattamaggiore, per affermare il predominio del proprio gruppo criminale su tale territorio, avrebbero aggredito con pugni e calci una persona, legata da rapporti di parentela con un collaboratore di giustizia, sottraendole una collana in oro e denaro contante. Abdel Abdul Ham, 24enne di origini egiziane, è stato spedito in carcere. Ristretti ai domiciliari Armando Savorra, 22enne, Antimo Costanzo, 21enne e Francesco Canciello di 21 anni. Tra gli indagati figura anche un 18enne, che all’epoca dei fatti era minorenne. Per il giovane, legato al boss Michele Orefice, non è stata decisa alcuna misura restrittiva al momento. Le indagini dei militari dell’Arma sono ancora in corso.