Cognato del boss aggredito e rapinato, arrestati 4 affiliati al clan Pezzella-Orefice

Uno in carcere e tre ai domiciliari. Rispondono del raid del 24 settembre 2022. Indagato anche un 18enne. La vittima è vicina a Pasquale Cristiano, elemento di spicco della ‘167’ di Arzano.

Antimo Costanzo e Francesco Canciello
Antimo Costanzo e Francesco Canciello

Sono accusati di aver aggredito il cognato di Pasquale Cristiano, boss del clan della ‘167’ di Arzano, ora collaboratore di giustizia per affermare il predominio della cosca dei Pezzella-Orefice. Arrestati in quattro. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna guidati dal capitano Andrea Coratza, hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di 4 indagati (uno sottoposto alla custodia in carcere, gli altri alla misura degli arresti domiciliari) gravemente indiziati dei reati di rapina e di lesioni, aggravati dal metodo mafioso.

In particolare, gli indagati, il 24 settembre 2022 in Frattamaggiore, per affermare il predominio del proprio gruppo criminale su tale territorio, avrebbero aggredito con pugni e calci una persona, legata da rapporti di parentela con un collaboratore di giustizia, sottraendole una collana in oro e denaro contante. Abdel Abdul Ham, 24enne di origini egiziane, è stato spedito in carcere. Ristretti ai domiciliari Armando Savorra, 22enne, Antimo Costanzo, 21enne e Francesco Canciello di 21 anni. Tra gli indagati figura anche un 18enne, che all’epoca dei fatti era minorenne. Per il giovane, legato al boss Michele Orefice, non è stata decisa alcuna misura restrittiva al momento. Le indagini dei militari dell’Arma sono ancora in corso.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome