Ribaltone nei congressi Fdi: per Cirielli fase complicata

Nonno in vantaggio a Napoli, partita complicata per il viceministro

CASERTA – Congressi in arrivo per Fratelli d’Italia. Entro fine mese ci saranno nuovi leader provinciali e cittadini e nuovi equilibri all’interno del partito di Giorgia Meloni a livello locale. A Napoli la probabile vittoria dell’ex consigliere regionale Marco Nonno (in alto) rompe gli schemi e segna un momento di svolta per Fdi. Una leadership napoletana come quella di Nonno cambia il paradigma rispetto all’approccio moderato e istituzionale degli ultimi mesi e anni. E punta a un radicamento territoriale più profondo. Il senatore Sergio Rastrelli ha svolto fino in fondo il suo ruolo di commissario, senza entrare a gamba tesa nella partita, mentre le altre correnti, quelle che in teoria dovevano esprimere la maggioranza dei tesserati meloniani, sono rimaste spiazzate. E questo rischia di incidere anche nella volata per la scelta del leader provinciale. La sfida è tra il consigliere regionale Michele Schiano di Visconti e il sindaco di Palma Campania Nello Donnarumma, con Raffaele Barbato terzo nome pronto a dire la sua.

A sostenere Donnarumma ci sono il deputato Marta Schifone, il dirigente nazionale del partito Luca Scancariello e il capogruppo in Regione Cosimo Amente. Non Edmondo Cirielli (nella foto grande), che nella corsa al coordinamento di Napoli città sosteneva Diego Militerni, che per ora ha la strada sbarrata dalle oltre mille tessere che vanno a vantaggio di Nonno. A Caserta la questione è stata chiusa in tempi più brevi, con la scelta caduta sul deputato Gimmi Cangiano. Anche ad Avellino si registrano alcune resistenze sulla scelta di Cirielli di puntare per l’incarico su Ines Fruncillo, arrivata di recente da Forza Italia e storica collaboratrice di Cosimo Sibilia. Insomma, per Cirielli è un momento non semplice e questo potrebbe incidere anche su eventuali scenari di candidatura a governatore regionale. Può sorridere, ma neanche tanto, il ministro Gennaro Sangiuliano (in basso), onnipresente a Napoli, in particolare, e che potrebbe avere a sua volta velleità di candidatura alla Regione.

Uno scontro interno acuito dei congressi potrebbe finire col pesare sugli attuali principali leader locali. Col risultato di mischiare nuovamente le carte sul tavolo della coalizione di centrodestra che prima o poi dovrà scegliere su chi puntare per il tentativo di riconquista di Palazzo Santa Lucia. Attenzione massima, però, sullo svolgimento dei congressi. Su Napoli, ad esempio, manca ancora una data ufficiale e la validazione delle tessere degli iscritti. La politica, si sa, è l’arte del possibile. Di sicuro sono giorni di tensione tra i dirigenti meloniani, con Roma che segue attentamente le vicende.

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