Attacchi aerei Usa-Gb contro postazioni Houthi nello Yemen

A soldier stands guard as Houthi supporters attend a demonstration against the United States over its decision to designate the Houthis a foreign terrorist organization in Sanaa, Yemen, Monday, Jan. 25, 2021. (AP Photo/Hani Mohammed)

Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno lanciato attacchi aerei contro le postazioni degli Houthi nello Yemen in risposta alla persistente minaccia dei miliziani, sostenuti dall’Iran, che hanno sfidato il monito di non continuare i loro raid nel Mar Rosso. Funzionari americani, citati dal New York Times, hanno confermato l’azione militare, annunciata dal presidente Biden come risposta ai continui attacchi degli Houthi.

Secondo il quotidiano, è attesa la partecipazione di altri alleati, tra cui Paesi Bassi, Australia, Canada e Bahrein, che dovrebbero fornire supporto logistico e di intelligence. Il presidente Biden ha giustificato l’azione come una necessaria risposta agli attacchi degli Houthi, sottolineando la responsabilità di proteggere la sicurezza nella regione.

Reazioni internazionali

Teheran ha denunciato l’azione come arbitraria e una violazione del diritto internazionale. La tensione tra gli Stati Uniti e l’Iran si intensifica ulteriormente con questo sviluppo. Hamas ha minacciato conseguenze per l’aggressione, mentre i raid rappresentano la prima risposta militare diretta degli Stati Uniti dopo un ultimo avvertimento congiunto con alcuni paesi alleati agli Houthi.

Esplosioni nello Yemen

Le prime esplosioni sono state riportate nelle ore successive al via libera dato da Rishi Sunak agli attacchi aerei britannici. Funzionari degli Houthi hanno confermato raid su diverse città yemenite, con almeno cinque grandi esplosioni segnalate. L’aggressione, definita “americano-sionista-britannica” da alcuni esponenti degli Houthi, ha colpito la capitale Sanaa, il governatorato di Hodeidah, Saada e Dhamar, secondo quanto riportato da Abdul Qader al-Mortada.

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