di Laura Carcano
Milano, 4 apr. (LaPresse) – Debutto operativo per la giunta regionale lombarda con i primi provvedimenti. Li ha annunciati, dopo la prima riunione della squadra di neo assessori, il governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Riduzione del 50% del superticket: il massimo adesso non sarà più 30 euro per le prestazioni più importanti, ma 15 euro”. E poi un “ampliamento della platea di famiglie che potrà utilizzare i nidi gratis”. Annunciate in conferenza stampa anche misure per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Insieme alle prime delibere in queste ore non sono mancate, però, le polemiche sulla presenza femminile nella giunta targata Fontana, non ritenuta congrua da alcune associazioni che hanno fatto ricorso al Tar. E poi ci sono gli strascichi politici della neogiunta lombarda, presentata il 29 marzo scorso, la cui composizione ha visto esclusa la consigliera di Fi Silvia Sardone che, forte delle oltre 11 mila preferenze incassate, sembrava destinata a un posto da assessore, ma è rimasta fuori.
Intanto l’ amministrazione Fontana sottolinea il proprio lavoro a un mese dalle elezioni. Lo fa l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, riconfermato dopo la sua esperienza nella giunta di Maroni. “Il governo centrale, con la sua impugnativa alla nostra prima delibera del dicembre 2016 – dice – ci ha fatto perdere un anno, ma fortunatamente ora possiamo finalmente consentire a oltre un milione e mezzo di cittadini lombardi di usufruire del dimezzamento del ticket sanitario regionale che passerà da un massimo di 30 a un massimo di 15 euro. Con questa misura saranno 90 i milioni che Regione investe per esenzioni aggiuntive, in attesa di poter eliminare definitivamente il ticket regionale”.
Sul tema nidi l’ assessore alle Politiche sociali Stefano Bolognini ha spiegato che “nel 2016-2017 i nuclei familiari intercettati sono stati 13.000, nel 2017-2018 la stima è di arrivare a 14.500; ampliando del 15% l’offerta degli asili nido convenzionati vi è un’ulteriore previsione di aumenti di altri 1.200 posti per l’anno prossimo e quindi vorremmo raggiungere quasi 16.000 famiglie che potranno mandare i bambini al nido gratis”.
I requisiti restano invariati: indicatore Isee 2018 inferiore o uguale a 20.000 euro; genitori entrambi residenti in Lombardia; entrambi i genitori occupati o in fruizione di percorsi di politiche attive del lavoro. “La variazione di spesa – ha aggiunto Bolognini – è di circa 3 milioni di euro che, sommati ai 31 milioni di euro del provvedimento oggi in corso, porta a un totale di 34 milioni di fondi che Regione Lombardia, anche attraverso fondi europei sull’Asse 2, impiega per questa misura”.
Altro focus la sicurezza sul lavoro, sull’onda del tragico recente evento di Treviglio nel quale sono morti 2 operai. “Lo scorso anno – ha annunciato Gallera – abbiamo recuperato oltre 8 milioni dalle sanzioni comminate alle imprese. Una somma che abbiamo già chiesto al Ministero della Salute di poter destinare per interventi straordinari di controllo, come l’assunzione di 40 tecnici della Prevenzione per incrementare il numero dei controlli sul campo”.
Sollecitato sulla questione della azzurra Sardone, che esclusa dalla squadra, parla di “schiaffo alla meritocrazia” il governatore lombardo ed esponente leghista Fontana coi cronisti ha derubricato la questione a “dialettiche all’interno di un partito che credo che non interessino molto ai cittadini”. E sul tema della rappresentanza femminile Fontana ha risposto: “mi sembra che 5 donne su 16 assessori possa essere considerato un numero congruo. Aspetteremo cosa ci dirà il Tar circa l’interpretazione di questo principio. Se dirà che non è congruo, valuteremo e nel caso metteremo mano alla giunta. Ma non penso”.