Napoli. I De Luca Bossa tornano nel rione del Lotto 0. Libero il figlio del boss

Si ricompattano i rivali dei De Micco

NAPOLI – Il quartiere di Ponticelli è una polveriera. I De Luca Bossa risorgono dopo mesi. Gli equilibri potrebbero presto mutare. Di solito dopo scosse di assestamento.
Gli inquirenti esaminano gli ultimi fatti. Scarcerato il figlio del boss. Romualdo Amitrano è tornato libero. Ha finito di scontare la pena. Il 27enne è il figlio di Domenico Amitrano, considerato un personaggio di primo piano nei De Luca Bossa al lotto 0. Entrambi sono difesi dall’avvocato Antonio Del Vecchio. Romualdo ha terminato i domiciliari ed è libero. Conosciuto come Aldo. Abita nella zona del Lotto 0, indicato come il quartier generale dei De Luca Bossa. Gli scenari tracciati dagli inquirenti sono in evoluzione: i De Luca Bossa si rafforzano e ricompattano. Non accadeva da mesi. Non solo. Compongono un fronte antagonista, pronto a fare muro contro il cartello dominante De Micco-De Martino.
Non è finita. La paranza del Lotto 0 può ora sfruttare la rivolta dei ribelli al rione De Gasperi. Qui c’è già una insurrezione contro i Bodo: un gruppo ha fatto sapere di non accettare le regole dei De Micco. Anche questa paranza discende dai De Luca Bossa.
Insomma le acque sono agitate e può succedere di tutto. Gli investigatori hanno inviato una dettagliata informativa alla Procura e le palazzine popolari ora sono monitorate. Gli agenti e i carabinieri sanno che il rione De Gaspero e il lotto 0 sono diventati delle trincee. Al momento la Procura esamina con attenzione gli scenari: i ‘Bodo’ restano il cartello dominante, ma qui basta poco per cambiare gli equilibri. L’allerta è massima.
Fino a oggi i De Luca Bossa sono rimasti relegati al lotto 0. I De Micco-De Martino hanno controllato il perimetro, quasi con manovre militari, per evitare sconfinamenti. Lo ‘scacchiere’ potrebbe cambiare nelle prossime ore. Ma torniamo alla scarcerazione di Romualdo Amitrano. Ora ha terminato i domiciliari ed è libero.
Fu arrestato il 18 maggio 2022. Bloccato dagli agenti del commissariato per detenzione di stupefacenti: sequestrarono 400 grammi di marijuana in un’abitazione. I poliziotti erano impegnati in servizio di controllo del territorio, quando nel transitare nei pressi della stazione della Circumvesuviana di via Bartolo Longo notarono una persona a bordo di un’auto che, alla loro vista, aveva invertito il senso di marcia per eludere il controllo.
I poliziotti raggiunsero l’allora 25enne e lo bloccarono, trovandolo in possesso di 9 involucri di marijuana e di 225 euro. Poi con il supporto di una pattuglia del commissariato San Giovanni-Barra, effettuarono un controllo presso la sua abitazione in via Camillo de Meis dove, in una cantinola in uso all’uomo, trovarono altre bustine contenenti la stessa sostanza per un peso complessivo di circa 400 grammi. Il padre Domenico Amitrano fu arrestato l’8 dicembre 2022 in un blitz dei carabinieri in via Camillo de Meis
Un ‘guizzo’ all’alba, dopo una soffiata. Il 49enne era ricercato dalle forze dell’ordine: sfuggito alla maxi operazione del 28 novembre, pochi giorni prima. Già quella mattina le pattuglie blindarono l’intero rione, ma non lo trovarono. Domenico Amitrano fu fermato dalle teste di cuoio con una incursione lampo in un appartamento nelle palazzine popolari.
Gli notificarono l’ordinanza cautelare, già consegnata ad altre 65 persone, ritenute vicine al cartello De Luca Bossa-Minichini-Rinaldi. Secondo le forze dell’ordine, in quel periodo il 49enne si era avvicinato ai De Luca Bossa dopo essere uscito dal carcere l’11 agosto 2018. Di lui parla il collaboratore di giustizia Tommaso Schisa: lo indica come uomo di punta al rione De Gasperi. Nell’ordinanza cautelare gli inquirenti tracciano il profilo: le forze dell’ordine considerano Amitrano un ex Sarno, vicino ai De Luca Bossa, che hanno il quartier generale al rione Lotto 0. Classe 1975, soprannominato ’o pop. Il cugino Luigi Amitrano fu ucciso con un’autobomba 15 anni fa: ma il vero obiettivo era lo zio boss Vincenzo Sarno.

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