Loro 1, il film di Paolo Sorrentino su Silvio Berlusconi ok al box office

Foto: G.R.M./LaPresse

NAPOLI (Maria Teresa Perrotta) – Buon esordio per il film su Silvio Berlusconi. A poco più di una settimana dall’uscita si posiziona secondo in classifica al Box Office con circa 331mila euro incassati e 47mila presenze in sala. E’ il lavoro di Paolo Sorrentino ispirato alla vita dell’ex premier, interpretato da un Toni Servillo capace di mostrare le ombre del personaggio, direttamente proporzionali alle luci della ribalta.

Il desiderio di ‘Loro’

Questo è quanto ufficialmente sponsorizzato. Ma c’è di più, o meglio, ci sono ‘Loro’. Tutto quel microcosmo che ruota intorno a ‘Lui’, che ne pretende le attenzioni, i benefici, le raccomandazioni e ne condivide le ambizioni. Nessuno nel canovaccio di Sorrentino è esente da questa volontà. Nel grande mercato circense ognuno si offre a B. con possibilità di svendita: imprenditori, politici, magnati. Escort e popolino incluso. Tutti tranne ‘Lei’.

La repulsione di ‘Lei’

Tranne sua moglie Veronica Lario (interpretata da Elena Sofia Ricci). Donna sognante, nonna affettuosa, appassionata lettrice di romanzi e poesie d’Oltralpe, amante della musica e della vita. Caratteristiche di una ‘Lei’ che si eclissa alla presenza di ‘Lui’. Che non cede all’ennesimo diamante dicendo di preferire i tempi in cui i regali erano fatti di coperte di cashmere e pantofole calde. Perché “avevi capito che soffrivo al freddo”, dice. Dettagli che a ‘Lui’ sfuggono ma ‘Lei’ pretende instancabilmente. “Ho dovuto mettere da parte la gelosia quando ti ho conosciuto. Ma la dignità no. Quella non ti permetto di toccarla”. Risoluta e stoica Veronica. Fino a quando il sempre troppo impegnato B. riesce a riconquistarla con una canzone speciale: “Domenica bestiale”, quella del loro primo ballo, intonata da un Fabio Concato in carne in ossa. E non dal solito Mariano Apicella.

L’incapacità di ‘Lui’: Silvio Berlusconi

Eppure il film si conclude con un Berlusconi del tutto fuori dagli stereotipi mediatici. Un Berlusconi incerto, dubbioso sul futuro nonostante abbia appena lasciato fuori dai giochi il suo rivale politico. Un Berlusconi che si chiede “Perché dei tanti progetti che seguo non riesco a portarne a compimento neppure uno?”. Più umano. Con sogni, paure, e ipotesi di fallimento come chiunque su questa Terra. E che in Loro 2, al cinema dal 10 maggio, si troverà a dover dipanare tutte le questioni lasciate in sospeso nella prima parte dell’opera sorrentiniana.

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