Caccia all’ultimo ras degli Abbinante. Salvatore Mari, detto ’o tenente. Non è solo nel mirino delle forze dell’ordine, ma anche dei clan rivali. Il motivo è semplice, spiegano gli investigatori: ultimo a resistere al rione Monterosa contro l’avanzata degli Amato-Pagano e dei Licciardi. Il latitante è sfuggito al maxi blitz a novembre.
L’ultimo nome eccellente. Poi il cerchio sarà chiuso. Irreperibile da novembre, quando furono eseguite 37 misure cautelari. Tre erano irreperibili. E la Procura sta accelerando. Tutto in pochi giorni: il 10 maggio era stato un cagnolino ad aiutare i carabinieri a bloccare Francesco Abbinante, 25 anni, anche lui sfuggito al blitz di novembre. Individuato in una villetta Castelvolturno, nel Casertano. Abbinante, che era stato dichiarato latitante il 9 gennaio 2024, era solo al momento dell’accesso dei militari dell’Arma all’interno dell’abitazione dove si trovava.
Non è finita. I carabinieri quattro giorni fa hanno rintracciato Alessio Cuomo. La sua latitanza è finita in una villetta a Giugliano. I militari del nucleo investigativo e della compagnia Stella gli davano la caccia da mesi: anche lui sfuggito al blitz il 7 novembre. Pedinamenti in strada, analisi dei video delle telecamera di sicurezza e soprattutto il monitoraggio dei social e del traffico telefonico hanno fatto restringere progressivamente il faro delle ricerche, fino ad inquadrare quel triangolo di territorio tra Aversa, Sant’Antimo e Giugliano e a focalizzare una strada: via Gianfelice lato Appia.
Ora l’ultimo tassello: manca all’appello Salvatore Mari, detto ’o tenente. Dopo di lui – secondo gli inquirenti – il gruppo degli Abbinante del Monterosa sarà decimato. Quasi certamente non più in grado di fronteggiare ‘cartelli’ come l’Alleanza di Secondigliano e gli Scissionisti degli Amato-Pagano. Ecco perché gli investigatori hanno elevato al massimo il livello di allerta: in pratica Salvatore Mari è l’ultimo baluardo all’avanzata delle cosche rivali nelle storiche roccaforti al rione Monterosa e nella ‘33’. Salvatore Mari è ritenuto dalla Procura ‘operativo’ proprio nelle palazzine della ‘33’.