Per concretizzare il progetto dell’aeroporto di Grazzanise serve un tavolo permanente e le istituzioni devono farsene promotrici. Lo dichiara il presidente di Confindustria Caserta Beniamino Schiavone. L’estate scorsa il ministro della Difesa Guido Crosetto (la struttura attualmente è solo militare), in un incontro con il sindaco di Grazzanise Enrico Petrella e il consigliere regionale Alfonso Piscitelli, ha mostrato disponibilità a valutare un progetto per costruire un hub commerciale a Grazzanise.
Il passo successivo è stato lo stanziamento, da parte del consiglio regionale, di 100mila euro per uno studio di fattibilità affidato alla società Acamir, che si è rivolta all’Università Federico II. “Per quanto ne so – dice Schiavone – al momento è tutto fermo, ma in primis bisognerebbe interloquire con il ministero della Difesa, dato che l’aeroporto è militare e va chiarito l’aspetto della coabitazione. Andrebbe istituito un tavolo: gli incontri fugaci lasciano il tempo che trovano”.
“E’ evidente – aggiunge il presidente di categoria – che lo scalo commerciale sarebbe un volano di sviluppo e darebbe un grande contributo all’industria della zona, in quanto consentirebbe di aumentare la quota di export in maniera considerevole”. Fra i partecipanti a questo tavolo è irrinunciabile la presenza della Regione e Confindustria “è disponibile a prendervi parte per dare il suo contributo di conoscenza del territorio industriale. Nel Casertano c’è la più grande area produttiva del Mezzogiorno e un’operazione del genere sarebbe importante per la crescita delle attività produttive locali e al tempo stesso un contributo per tutto il Sud”.
Nei giorni scorsi l’ex parlamentare di An Gennaro Coronella ha accusato il centrosinistra di aver bloccato il progetto dopo l’insediamento dell’amministrazione Bassolino in Regione. Schiavone si limita a commentare che “la politica, sulla base delle istanze del territorio, deve fare la legittima scelta di puntare sull’aeroporto come asset strategico non solo per la provincia di Caserta, ma per l’intero Mezzogiorno. Se non ci fossero l’intenzione o le condizioni per farlo, a quel punto andrebbe posto termine definitivamente a un argomento che va avanti da oltre 30 anni”.
A ottobre scorso è stato presentato alla Camera un ordine del giorno firmato da deputati di tutti gli schieramenti che impegna il Governo “a valutare l’opportunità di riconsiderare la destinazione per usi civili e per il trasporto merci dell’aeroporto militare di Grazzanise, nell’ambito dell’aggiornamento e della revisione del Piano nazionale aeroporti”.
I parlamentari notano che il Piano nazionale degli aeroporti, per la Campania, qualifica l’aeroporto Internazionale di Napoli-Capodichino tra quelli di rilevanza strategica e lo scalo di Salerno-Pontecagnano, all’interno dello stesso bacino, tra quelli di interesse nazionale, “purché si realizzino le condizioni di specializzazione dello scalo e del raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario, anche tendenziale, in un arco temporale ragionevole e di adeguati indici di solvibilità patrimoniali”.