Condanna in primo grado per Alessandro Martino, 49enne, ex uomo del clan La Torre, e Mohamed Mahmoud, 24enne, accusati di detenzione ai fini di spaccio di droga, porto illegale di armi e resistenza a pubblico ufficiale. Il primo ha incassato 6 anni e 4 mesi di carcere, il secondo 4 anni e 2 mesi. Ad assisterli gli avvocati Antonio Miraglia e Salvatore De Blasio. Ad innescare il verdetto, emesso dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, è stata l’operazione dei carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone. I militari bloccarono i due a conclusione di un rocambolesco inseguimento.
Ad agosto dell’anno scorso Martino e il 24enne viaggiavano a bordo di una Toyota Yaris. Stavano percorrendo a velocità sostenuta la Domitiana. Alla vista dei carabinieri, che intimarono l’alt, il conducente ha accelerato. Speravano di non farsi raggiungere, ma dopo i militari riuscirono a fermarli. All’interno del mezzo, occultate sotto i sedili anteriori, vennero rinvenute due pistole complete di caricatore e pronte all’uso, con relativo munizionamento consistente in 9 cartucce calibro 7.65 e 36 cartucce calibro 9 short.
Inoltre, nascoste in un grosso marsupio, i militari trovarono 373 dosi di cocaina per un peso di circa 250 grammi, 890 euro in contanti, in banconote di vario taglio e 3 telefoni cellulari. Le armi, il munizionamento e lo stupefacente rinvenuto vennero sequestrate dai carabinieri.
I legali attendono ora il deposito delle motivazioni del verdetto per poi presentare appello.