Un’associazione criminale specializzata nel produrre e smerciare banconote contraffate: è il tema dell’inchiesta che nel 2017 fece scattare 19 misure cautelari. Per 6 di loro che, dicono gli inquirenti, hanno fatto parte di quel gruppo, le condanne che avevano incassato sono state confermate e rese irrevocabili dalla Cassazione. Il capo di questa gang, hanno stabilito i giudici, è Mario Torromacco, 49enne di Carinaro.
Gli altri imputati, invece, sono i suoi sodali: Salvatore Lombardi, 45enne, originario di Napoli, Emanuele Lombardi, 33enne di Casalnuovo di Napoli, Giuseppina Esposito, 65enne di Torre Annunziata, Vincenzo Parolisi, 35enne di Frattaminore, e Angelo Torromacco, 43enne di Cesa. Al netto del reato di associazione, i giudici hanno ritenuto colpevoli di falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato Mario Torromacco e i Lombardi per aver allestito una stamperia clandestina a Frattaminore il 2 luglio 2015.
Mario è stato giudicato colpevole anche per aver fabbricato e detenuto banconote false tra il 22 novembre e il 3 dicembre 2015. L’indagine che ha innescato il verdetto è stata condotta dalle fiamme gialle del Nucleo di polizia tributaria di Napoli e dal Nucleo speciale di polizia valutaria di Roma. Le banconote che producevano, affermano gli investigatori, furono oggetto di sequestri in Francia, Germania, Austria e Bulgaria. La Cassazione ha respinto i ricorsi presentati dagli imputati tesi ad annullare i verdetti della Corte d’Appello. Il no era stato espresso a metà aprile, le motivazioni sono state rese note la scorsa settimana.