Caserta, il sindaco azzera la giunta dopo gli arresti: ora il Comune è retto da tre dirigenti

Redistribuite le deleghe di Biondi e Natale, gli indagati a piede libero restano al loro posto. Tempi brevi: subito un responsabile per Lavori pubblici ed Ecologia.

Raffaele Nunziante, Emiliano Casale, Gennaro Rondinone, Luigi Vitelli

Il giorno dopo il terremoto giudiziario che ha di fatto demolito parte della governance del Comune di Caserta, a Palazzo Castropignano si lavora per ricostruire. Con l’assessore ai Lavori Pubblici e due dirigenti chiave in manette, si è subito manifestata la necessità di ridefinire incarichi e deleghe per permettere alla macchina amministrativa di andare avanti.

Le competenze di Franco Biondi e Giovanni Natale sono state distribuite agli altri dirigenti rimasti: Luigi Vitelli, peraltro indagato in questa inchiesta, si occuperà dell’Urbanistica che era di Biondi e dell’Ecologia, dell’Ambiente e del Canile che erano di Natale, Antonietta Carrella prenderà da Biondi il Personale, gli Affari generali, le Politiche sociali, le Politiche giovanili e il Lavoro.

Il segretario generale Salvatore Massi prende da Natale la Protezione civile, da Biondi la Transizione digitale, gli Affari legali e l’Avvocatura. Già ieri erano operativi secondo questa nuova ripartizione. Diversi i tempi per il lavoro della giunta. Non solo Marzo è fuori gioco causa arresto: se il vicesindaco Emiliano Casale, pure lui indagato, ha deciso di restare al proprio posto, l’assessore all’Ambiente Carmela Mucerino, in ossequio del codice etico del Movimento 5 Stelle di cui fa parte e in base al quale non può lavorare in ambienti fiaccati dalle inchieste giudiziarie, si è dimessa.

Si tratta di due deleghe importanti, Lavori pubblici e Ambiente, che non possono restare senza responsabile a lungo: chi verrà nominato al loro posto? Pare che il sindaco Carlo Marino sia intenzionato a un azzeramento totale della giunta, occasione questa anche per dare risposte agli alleati che da tempo lo stavano tirando per la giacca. Da garantista e uomo di legge aspetterà però l’interrogatorio di Marzo e l’esito del Riesame: poi procederà ad incontrare i partiti della sua maggioranza per capire come procedere al rimpasto.

C’è da valutare soprattutto la posizione del Pd, spaccato da tempo in due anime. Non è un mistero per nessuno che l’area più ‘sinistra’ del partito, rappresentata in consiglio da Matteo Donisi e spalleggiata dal commissario provinciale Susanna Camusso, spinga da tempo per far entrare in giunta Franco De Michele al posto di Enzo Battarra.

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