Nuovo commissario brucellosi, il ‘caso’ in consiglio regionale

CASERTA (Sergio Olmo) – Approderà già nei prossimi giorni in Consiglio regionale la decisione del governatore campano Vincenzo De Luca di non prorogare l’incarico di commissario per l’attuazione del fallimentare e contestato programma di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi bufalina in Campania ed in particolare al generale Luigi Cortellessa, e di affidare l’incarico di coordinamento delle relative attività veterinarie al capitano dei Carabinieri Michele Valentino Chiara, nella sua qualità di dirigente della Regione.

A portare all’attenzione dell’aula regionale la questione sarà la consigliera del gruppo misto Maria Muscarà, da sempre in prima linea nelle battaglie degli allevatori, che presenterà “un’interrogazione urgente a risposta immediata al presidente De Luca, perché la lettura della delibera con la quale il 27 giugno scorso ha affidato al capitano Michele Valentino Chiara il coordinamento delle attività di contrasto alla brucellosi bufalina, getta non poche ombre sulla gestione di questa particolare fase della vertenza bufalina casertana”.

Nel documento che sarà dunque posto all’attenzione della prima seduta utile del Question time, o comunque di un’interrogazione a risposta scritta, la consigliera chiederà conto del ruolo effettivo del capitano Chiara che, “a giudicare dal tenore della delibera e in assenza del direttore del settore Veterinario della Regione, andato in pensione, sembrerebbe una sorta di commissariamento, appunto del settore stesso”. Nel mirino della consigliera, tanto l’asserita necessità di risparmio. “visto che al di là del compenso a Cortellessa non cambia nulla”, quanto il profilo professionale del capitano Chiara.

“Non so quanto sia legittima questa nomina e l’intera delibera – sottolinea Muscarà -, ma De Luca dovrebbe ben sapere come si assegnano i ruoli tecnici di una Regione e a me sembra francamente improprio affidare un incarico ad un ottimo professionista, questo sì, ma laureato in Giurisprudenza e che, al di là della recente esperienza maturata con Cortellessa sul fronte della lotta alla brucellosi e una significativa esperienza sulle frodi alimentari, sembrerebbe avere maggior competenza sulla lotta alla criminalità e in diritto penale piuttosto che di coordinamento delle attività scientifiche e mediche di un programma squisitamente veterinario, come vorrebbe peraltro la delibera di incarico”.

“Se poi De Luca, come è giusto che sia, ci fa sapere anche se al termine del suo mandato, il generale Cortellessa abbia reso una doverosa relazione su quello che ha trovato e quello che lascia, sulla congruità e i vantaggi, e per chi, delle politiche degli abbattimenti di bufale per mero sospetto di infezione, – conclude Muscarà -, magari rendendola pubblica, farà solo la metà del suo dovere”.

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