L’impegno di Alessandro Battilocchio: “Rinascita della periferia di Caivano”

CAIVANO – Le periferie italiane sono spesso al centro di dibattiti e interventi che mirano a trasformarle da zone di degrado a spazi di rinascita. Uno dei protagonisti di questa battaglia è Alessandro Battilocchio, parlamentare di Forza Italia e presidente della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sullo Stato di Sicurezza e Degrado delle Città e delle loro Periferie. Recentemente, Battilocchio ha visitato Caivano, simbolo delle difficoltà e delle speranze delle periferie italiane, per testimoniare l’impegno concreto delle istituzioni nel rispondere alle esigenze dei cittadini. In questa intervista, Battilocchio ci parla della situazione attuale, delle iniziative in corso e delle prospettive future per le periferie, sottolineando l’importanza di una presenza costante dello Stato e di interventi che possano ridare speranza e fiducia a queste comunità.
Presidente Battilocchio, recentemente lei ha visitato Caivano, un luogo simbolo delle difficoltà e delle speranze delle nostre periferie. Qual è la situazione attuale e quali sono i prossimi passi delle istituzioni?
Sono stato già quattro volte in questi mesi a Caivano e ho seguito, assieme ai colleghi commissari, l’iter di molti provvedimenti dedicati a Caivano in questi mesi, a partire dal decreto ad hoc. Tra l’altro, grazie a un nostro input, da ottobre partiranno i laboratori di lettura e scrittura, in collaborazione con il “Premio Strega”, con la Fondazione “Bellonci” ed “Enel Cuore”, che vedranno coinvolti gli istituti scolastici di Caivano. Questi laboratori ospiteranno, tra l’altro, gli scrittori più letti d’Italia. E’ un bellissimo segnale di attenzione, che vede gli studenti delle due periferie come primi attori di questo percorso. A Caivano, per troppi anni, le istituzioni sono state percepite come distanti dalla gente. Tuttavia, ora è in atto un poderoso ed efficace intervento dello Stato che sta rinascendo la fiducia nei cittadini. Ma è cruciale che questa azione continui nel tempo. Compito della politica, a ogni livello, è far brillare e non spegnere la luce di speranza negli occhi dei cittadini, fornendo risposte concrete e sostenibili nel tempo.
Come sta cambiando la presenza delle istituzioni a Caivano e nelle altre periferie italiane?
La presenza delle istituzioni, in questi mesi, è volta a far capire a tutti che non possono più esistere zone franche. Lo Stato, in termini di legalità, non è più disposto ad arretrare nemmeno un metro. Questo messaggio è fondamentale per ristabilire la fiducia e la sicurezza nelle periferie.
Recentemente, la Camera ha approvato all’unanimità la legge che istituisce la Giornata Nazionale delle Periferie. Cosa rappresenta questa giornata?
La legge che istituisce la Giornata Nazionale delle Periferie è una bella pagina di politica parlamentare e un segnale positivo che lanciamo alle periferie. Il 24 giugno sarà, a partire dal prossimo anno, la giornata nazionale delle periferie urbane. Questa data è stata scelta per commemorare un evento drammatico: il 24 giugno 2014, quando la piccola Fortuna Loffredo fu uccisa a Caivano. Vogliamo che questa giornata sia un’occasione per affrontare le tante problematiche e criticità che riguardano le nostre periferie, ma anche per celebrare le tantissime storie di rinascita, riscatto e rivincita che ci sono nel nostro Paese.
Quali sono le principali richieste che ricevete dai cittadini durante le vostre visite nelle periferie?
La richiesta principale che ci fanno, girando sui territori, è quella di mantenere accesa la luce e alta l’attenzione sulle periferie. I cittadini vogliono vedere una presenza costante dello Stato, interventi concreti e una continuità nelle azioni di recupero e sviluppo. La Giornata Nazionale delle Periferie è un piccolo ma significativo segnale nella giusta direzione per dare continuità ai nostri interventi.
Quali sono le sue considerazioni finali riguardo il futuro delle periferie italiane?
Il nostro impegno è far sì che le periferie non siano più luoghi di degrado e insicurezza, ma spazi di opportunità e rinascita. Caivano è un esempio di come, con l’impegno e la determinazione, sia possibile trasformare le difficoltà in occasioni di crescita. Le istituzioni devono essere presenti e attive, e noi siamo determinati a non arretrare nemmeno di un passo nella nostra azione per il bene delle periferie e dei loro abitanti.
Grazie, Presidente Battilocchio, per il suo tempo e il suo impegno.
Grazie a voi. Continueremo a lavorare con dedizione per il futuro delle nostre periferie. anche perché le periferie, come dice Papa Francesco, sono l’inizio e non la fine delle nostre città.
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