Atletica, Maria Buonocore: la corsa come liberazione e vita

CASERTA – Oggi conosciamo meglio Maria Buonocore, una donna che incarna la passione per la corsa e il valore del volontariato in maniera esemplare. Maria è una dedita mamma e una docente di lettere, ma è anche una podista appassionata, tesserata dal 2023 con la società sportiva “Casale… Si”. Per Maria, la corsa non è solo un’attività fisica, ma una vera e propria liberazione, un mezzo per trovare la felicità e la libertà. Attraverso la corsa, Maria riesce ad allontanare le preoccupazioni quotidiane e le sofferenze, trasformando ogni passo in un’esperienza di vita significativa e appagante. Maria ha iniziato il suo viaggio nella corsa in modo graduale, partendo da semplici passeggiate veloci fino a partecipare alle sue prime gare. La sua determinazione e il suo impegno l’hanno portata a migliorare continuamente, passando dai primi allenamenti in cui percorreva 10 chilometri in un’ora e 15 minuti, fino a tagliare il traguardo della sua prima gara in 59 minuti. Oggi, grazie alla sua perseveranza, riesce a completare la stessa distanza in soli 53 minuti. Ma Maria non è solo una runner; è anche un’entusiasta del volontariato. Fa parte delle Pink Road e ha scelto di tesserarsi con la società “Casale… Si” proprio per il loro impegno nel sociale. Per Maria, aiutare le persone fragili e donare un sorriso a chi soffre è un dono prezioso della vita che tutti dovrebbero condividere. Il volontariato, per lei, è un’estensione naturale della sua passione per lo sport, che vede come un mezzo per creare aggregazione, socializzazione e supporto reciproco. In questa intervista, Maria ci racconta il suo viaggio dalla prima passeggiata alle sue attuali imprese sportive, i suoi traguardi personali e le sue aspirazioni future. Scopriremo come la corsa e il volontariato si intrecciano nella sua vita, offrendo un esempio ispiratore di come lo sport possa diventare una fonte di forza, gioia e solidarietà. Maria condividerà con noi i suoi obiettivi futuri, tra cui la partecipazione a una Half Marathon all’estero e, un giorno, a una maratona completa. Con il suo spirito indomabile e la sua passione contagiosa, Maria Buonocore ci mostra come ogni traguardo sia raggiungibile con dedizione e amore per ciò che si fa. Maria ci racconta come la corsa abbia trasformato la sua vita, offrendole una nuova prospettiva di libertà e felicità.

Maria, quando e come hai scoperto la tua passione per la corsa?

Ho iniziato quasi per caso. Prima passeggiavo con passo svelto, poi ho iniziato a corricchiare. Dopo pochi mesi mi sono trovata in griglia per la mia prima gara. E’ stato un percorso graduale ma sorprendente. Nei miei primi allenamenti percorrevo 10 chilometri in un’ora e 15 minuti, ma nella mia prima gara ho fermato il cronometro a 59 minuti. Oggi, riesco a completare la stessa distanza in 53 minuti.

Come ti sei sentita al tuo primo traguardo?

Era incredula. Non avrei mai pensato di gareggiare nella mia vita. La perseveranza, la caparbietà e la voglia di libertà mi hanno portato a quel traguardo. Tagliarlo è stato un momento di grande emozione e soddisfazione personale.

Cosa rappresenta per te la corsa?

La corsa rappresenta la libertà. L’atletica, ma credo qualsiasi sport, ti rende felice. La mente si libera dai mille perché della vita, dalle sofferenze, dalle oppressioni. Lo sport è vita. Allenarsi nelle strade di campagna, spesso al calar del sole, mi permette di ammirare tramonti mozzafiato che donano serenità e forza ai miei allenamenti.

Hai obiettivi specifici per il futuro?

Sì, ora punto a una Half Marathon all’estero. Mi piace viaggiare e sto considerando Valencia o Barcellona. Un giorno vorrei anche gareggiare in una maratona, ma per questo devo fare degli step prima di mettermi in griglia per una 42,195 km.

Oltre alla corsa, sei impegnata anche nel volontariato. Ci puoi parlare di questa esperienza?

Faccio parte delle Pink Road e mi dedico al volontariato perché aiutare le persone fragili è nel mio Dna. È anche per questo che ho scelto la società “Casale… Si”. Donare un sorriso, un momento di felicità a chi soffre è un dono prezioso della vita che dobbiamo dare.

Che consiglio daresti alle donne che vorrebbero avvicinarsi allo sport?

Alle donne dico di fare sport perché fa stare nella vita. Lo sport è aggregazione, socializzazione e aiutarsi a vicenda. Si può definire la poesia della vita.

Come gestisci la tua alimentazione in relazione alla corsa?

Non uso un’alimentazione particolare per ottenere ottimi tempi in gara, anzi (ride!). Mi piace mangiare. Tuttavia, un po’ prima di una gara, seguo un’alimentazione un po’ più corretta.

Maria, grazie per aver condiviso con noi la tua esperienza. In bocca al lupo per i tuoi futuri obiettivi sportivi!

Grazie a voi! Crepi il lupo e buona corsa a tutti!

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