ROMA (Luigi Fattore) – Dopo sedici giorni di convivenza, all’interno della Casa del Grande Fratello è giunto il momento di affrontare discorsi di un certo spessore. L’affascinante e innovativo tema della seduzione distrae per un po’ tutti i protagonisti, che, comodamente seduti sul divano, dissertano dell’ars amatoria con una tale competenza mista a passione che a confronto Ovidio era un dilettante. A frantumare in mille pezzi quell’incantesimo creato con immenso trasporto l’irrompere delle polemiche legate al comportamento di Aida, che in questa fase rappresenta il capro espiatorio del gruppo. La ragazza spagnola sembra avere un talento naturale nell’attirare verso di sé le antipatie di tutti i ragazzi o quasi, soprattutto perché ritenuta responsabile dell’espulsione di Baye Dame dalla Casa.
Si complica il gioco per la concorrente spagnola
Per questo spiacevole episodio, Aida è stata destinataria della nomination. Eppure, la ragazza non sembra avvertire la gravità della cosa. La prospettiva di uscire dalla Casa del Grande Fratello non sembra turbarla più del dovuto. Anzi, interpreta questo ammonimento come una conseguenza del suo essere vittima di quella situazione e non, viceversa, carnefice. Implementando, con il persistere di questo atteggiamento, il livello di avversione negli altri concorrenti. Il battibecco più articolato e, dobbiamo dire, molto ben argomentato è stato ingaggiato da Lucia Bramieri, la quale ha provato, invano, a mettere Aida dinanzi alle proprie responsabilità.
Bugie e mezze verità, il clima si surriscalda
Ma Aida, da fine stratega qual è, e dopo un arguto centellinarsi, assesta la stoccata vincente, riuscendo a tirar fuori un glaciale: “Certamente ho sbagliato e ho chiesto scusa a tutte le persone che per un motivo o per un altro si sono sentite offese dalle mie parole”. A quel punto, Luigi, che surrettiziamente stava perorando la causa spagnola, coglie la palla al balzo rincarando il sostegno alla ragazza: “Abbiamo avuto la possibilità di conoscere una nuova Aida”. Aggiungendo, dopo una impercettibile pausa: “Io subisco il suo fascino”. La conversazione, giunta ormai a livelli siderali, chiede spontaneamente di essere sublimata da una massima. Fortuna vuole che ci sia Filippo a farsi carico della delicata incombenza: “Pulcinella scherzando diceva la verità”.