Maratona di New York, il sogno di Lorenzo Laudadio

AVERSA – Lorenzo Laudadio è un giovane straordinario che non lascia che la sua condizione di essere costretto su una sedia a rotelle lo definisca o limiti i suoi sogni. Fin dalla tenera età, Lorenzo ha coltivato una profonda passione per lo sport, trovando nella corsa un modo per sentirsi libero e vivo. Tuttavia, un evento inatteso a 19 anni ha cambiato radicalmente la sua vita, costringendolo a rinunciare alla possibilità di correre autonomamente. Nonostante ciò, Lorenzo non ha mai perso il desiderio di partecipare a gare podistiche. Grazie al supporto incondizionato dei suoi amici e alla sua innata determinazione, Lorenzo ha trovato un nuovo modo di partecipare alle competizioni: con la sua carrozzina. Spinto dall’entusiasmo e dalla forza di chi crede in lui, Lorenzo ha iniziato a partecipare a numerose gare, scoprendo che insieme potevano raggiungere risultati straordinari. Uno dei momenti più significativi della sua carriera sportiva è stata la partecipazione alla “Stranormanna” di Aversa, una gara ideata da Peppe Andreozzi, che si è trasformata in un potente simbolo di inclusione e speranza. La “Stranormanna” non è solo una competizione, ma un evento che celebra la diversità e l’uguaglianza, dimostrando come lo sport possa abbattere le barriere. Per Lorenzo, partecipare a questa gara ha rappresentato molto più che una semplice sfida fisica; è stato un modo per far parte di una comunità che accoglie e valorizza ogni individuo, indipendentemente dalle sue capacità. Lorenzo ha poi ampliato i suoi orizzonti partecipando alla Maratona di Valencia, un evento internazionale che gli ha regalato emozioni indescrivibili. Grazie al sostegno del pubblico e dei suoi amici, Lorenzo ha vissuto momenti di pura gioia e gratitudine, sentendosi accolto e incoraggiato lungo tutto il percorso. Questa esperienza lo ha reso ancora più determinato a continuare il suo cammino. Ora, il sogno di Lorenzo è partecipare alla Maratona di New York, una delle competizioni più prestigiose al mondo. Questo obiettivo rappresenta per lui non solo un’importante meta sportiva, ma anche un modo per inviare un messaggio forte e chiaro: con la determinazione e il supporto giusto, nulla è impossibile. Lorenzo vuole dimostrare che le persone con disabilità possono fare grandi cose e ispirare gli altri a superare le proprie sfide. Lorenzo Laudadio è un esempio vivente di come la forza di volontà, la passione e il supporto della comunità possano trasformare i sogni in realtà. La sua storia è un potente richiamo a non arrendersi mai, a guardare oltre le proprie limitazioni e a credere sempre nella possibilità di raggiungere grandi traguardi.

Lorenzo, come è nata la tua passione per le gare podistiche e come ti sei avvicinato a questo mondo?

La mia passione per le gare podistiche è nata sin da bambino. Ricordo che amavo correre e sentire il vento sul viso. Poi, a 19 anni, la disabilità mi ha negato la gioia di correre da solo. Tuttavia, grazie a mio cugino Armando, a Peppe Andreozzi e a un gruppo di amici, sono sempre coinvolto in attività sportive. Mi è sempre piaciuto lo sport, ma non avevo mai pensato di poter partecipare a gare podistiche fino a quando lo chiesi a mio cugino Armando. Ad Aversa c’era la “Stranormanna” e avevano una voglia di partecipare. Così, mio cugino Armando, andò dall’organizzatore, Peppe Andreozzi, e dopo qualche giorno ebbi la risposta che potevo partecipare alla gara. Fu una gioia immensa. Da quella gara, grazie a mio cugino, a Peppe Andreozzi e ai miei amici, hanno iniziato a spingermi con la mia carrozzina durante le corse e abbiamo capito che, insieme, potevamo fare grandi cose. È stata un’esperienza incredibile alla mia prima gara in carrozzina sentire il vento sul viso e l’energia della gara.

Che significato ha per te partecipare alla Stranormanna di Aversa?

La Stranormanna è molto più di una semplice gara. E’ un simbolo di inclusione, un evento che dimostra come lo sport possa abbattere le barriere. Per me, partecipare significa far parte di una comunità che celebra la diversità e l’uguaglianza. Peppe Andreozzi ha creato qualcosa di speciale con questa manifestazione, e sono grato di poter essere parte di questo movimento che promuove l’inclusione e la solidarietà.

Hai recentemente partecipato alla Maratona di Valencia. Com’è stata quell’esperienza?

Sì, due volte. La maratona di Valencia è stata un’esperienza straordinaria. E’ stato il mio primo evento internazionale, e sentire l’energia e l’incoraggiamento del pubblico lungo il percorso è stato indescrivibile. Mi sono sentito accolto e supportato da tutti. Sentire osannare il mio nome e incoraggiare i miei amici che mi spingevano la carrozzina è stato davvero fantastico. Anche se fisicamente è stata una sfida, il supporto dei miei amici e l’affetto del pubblico mi hanno dato la forza di andare avanti.

Il tuo prossimo obiettivo è la Maratona di New York. Cosa rappresenta per te questo sogno?

Partecipare alla maratona di New York è un sogno che ho da tempo. Rappresenta un traguardo importante, non solo per la sua fama internazionale, ma anche per il messaggio che voglio trasmettere: con la determinazione e il supporto giusto, nulla è impossibile. E’ un’opportunità per mostrare che le persone con disabilità possono fare grandi cose e ispirare gli altri a superare le proprie sfide.

Cosa ti motiva a continuare a partecipare a queste gare e quali sono i tuoi piani futuri?

La mia motivazione principale è il desiderio di vivere la vita al massimo e di dimostrare a me stesso e agli altri che le barriere sono spesso solo nella nostra mente. Vedo ogni gara come un’opportunità per crescere, imparare e ispirare. Voglio continuare a partecipare a gare in tutto il mondo per promuovere l’inclusione attraverso lo sport. C’è un’altra vita oltre l’inclusione.

Lorenzo Laudadio è un esempio vivente di come la passione e la determinazione possano superare qualsiasi ostacolo. Con il supporto dei suoi amici e della comunità, continua a inseguire i suoi sogni, dimostrando che l’inclusione nello sport non è solo possibile, ma essenziale. Ogni gara a cui partecipa è una testimonianza di come lo sport possa abbattere le barriere e unire le persone in una celebrazione di forza, resilienza e solidarietà. Il messaggio di Lorenzo è chiaro e potente: lo sport ha il potere di trasformare vite e di creare una società più inclusiva. Invitiamo tutti a sostenere e promuovere l’inclusione attraverso lo sport, affinché ogni individuo, indipendentemente dalle proprie capacità, possa avere la possibilità di vivere le proprie passioni e raggiungere i propri obiettivi. Solo insieme possiamo costruire un mondo dove l’uguaglianza e l’accettazione siano la norma, e dove ogni sogno possa diventare realtà.

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