Nasconde tre cellulari nelle parti intime per darli ad un carcerato: donna nei guai

Il carcere di Santa Maria Capua Vetere

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Nuovi episodi di traffico illecito all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere hanno messo in luce il business dell’introduzione di materiale illecito nei penitenziari italiani e l’importante lavoro svolto dalla polizia penitenziaria nella lotta contro l’ingresso della merce proibita. Tra martedì e mercoledì, due operazioni di successo hanno portato all’arresto e alla denuncia di due donne coinvolte nel tentativo di introdurre cellulari e droga all’interno dell’istituto penitenziario.

Martedì, durante i colloqui con i detenuti, una donna già nota alle forze dell’ordine per episodi simili è stata arrestata. Gli agenti, grazie alla loro professionalità e attenzione, hanno scoperto tre telefoni cellulari e un caricatore nascosti nelle sue parti intime. La donna è stata immediatamente posta agli arresti domiciliari, come disposto dal pubblico ministero di turno.

Il giorno successivo, mercoledì, la polizia penitenziaria ha intercettato un pacco contenente fette di carne cruda, destinato a un detenuto. All’interno, sono stati trovati quattro panetti di hashish per un totale di quasi 300 grammi. La sorella del detenuto, responsabile del tentativo di contrabbando, è stata denunciata a piede libero, e il suo cellulare è stato sequestrato.

Queste operazioni, dirette dal comandante del reparto di polizia penitenziaria, il dirigente Alberta Rengone, rappresentano un significativo successo nella lotta contro il traffico illecito all’interno delle carceri italiane. Giuseppe Del Gaudio, vicesegretario regionale del Sinappe, ha espresso orgoglio per la professionalità dimostrata dagli agenti, sottolineando l’importanza di mantenere alti i livelli di sicurezza nonostante le sfide quotidiane. Il Sinappe ha inoltre ribadito il suo impegno a sostenere i diritti dei lavoratori del settore penitenziario, chiedendo alle autorità competenti di intervenire per migliorare le condizioni di lavoro e garantire una maggiore sicurezza nelle strutture carcerarie. Pasquale Gallo, segretario nazionale del sindacato, ha ringraziato “il personale per il lavoro impeccabile svolto, nonostante i carichi di lavoro sempre più insostenibili. E’ essenziale che le istituzioni riconoscano l’importanza del ruolo della polizia penitenziaria e intervengano per colmare le lacune di organico che affliggono il settore”.

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