La guerra in Ucraina continua a mietere vittime e a causare sofferenze tra la popolazione civile, con nuovi episodi di violenza che scuotono le regioni orientali del Paese. Almeno due persone sono morte e altre 17 sono rimaste ferite in un attacco missilistico lanciato dalle forze russe contro un supermercato di Kostyantynivka, una città nella regione di Donetsk. L’attacco è stato confermato dal capo dell’amministrazione militare regionale, Vadim Filashkin, che ha denunciato l’ennesimo atto di violenza contro obiettivi civili, sottolineando la continua minaccia per la popolazione locale. L’attacco a Kostyantynivka rappresenta solo una parte della crescente escalation di tensioni e conflitti nella regione. Sul fronte settentrionale, al confine con la Russia, la situazione è altrettanto drammatica. Le autorità ucraine hanno infatti dichiarato che migliaia di persone devono essere evacuate dalle aree al di là del confine con la regione russa di Kursk, dove, secondo Mosca, le forze russe hanno respinto un’incursione ucraina per il quarto giorno consecutivo. L’escalation delle operazioni militari ha portato a un aumento significativo delle evacuazioni nella regione di Sumy, dove la polizia ucraina ha annunciato che “circa 20mila persone devono essere evacuate” da 28 insediamenti, un numero molto superiore alla stima iniziale di 6mila persone.
Mentre le forze russe continuano a colpire obiettivi in Ucraina, l’esercito ucraino non è rimasto inattivo. In una risposta mirata, le forze armate ucraine hanno colpito “con successo” una base aerea militare russa nella regione di Lipetsk, situata a quasi 300 chilometri dal confine ucraino. L’attacco, avvenuto durante la notte, ha preso di mira depositi di bombe aeree guidate e altre installazioni strategiche all’interno della base, causando un vasto incendio e diverse esplosioni, come riportato dallo stato maggiore di Kiev.
Questo attacco rappresenta un significativo colpo alle infrastrutture militari russe e mostra la capacità delle forze ucraine di colpire in profondità nel territorio nemico, nonostante la distanza dal fronte. Tuttavia, l’intensificarsi delle operazioni militari da entrambe le parti non fa che aggravare una situazione già estremamente tesa e precaria, con migliaia di civili intrappolati nel mezzo del conflitto.
